Roma – Manifestazione di Amnesty International a Sofia, capitale della Bulgaria, dove gli attivisti hanno trasformato simbolicamente la frontiera esterna dell’Unione europea in un memoriale dedicato ai migranti e ai rifugiati.
L’iniziativa, la cui organizzazione e’ stata tenuta nascosta per settimane, ha voluto ricordare le decine di migliaia di persone che hanno perso la loro vita in mare o hanno subito violazioni dei loro diritti umani mentre cercavano salvezza e protezione in Europa.
“Gli stati membri dell’Ue stanno innalzando sempre di piu’ i loro muri a spese dei diritti e della vita di migranti e rifugiati”, ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale.
Agli attivisti di Amnesty International si sono uniti passanti, rifugiati e membri della societa’ civile locale. Dopo aver sfilato per Vitosha, il principale viale del centro di Sofia, i manifestanti hanno raggiunto una barriera di due metri di altezza, simbolo dei leader degli stati membri dell’Ue. Via via, hanno appeso messaggi e oggetti personali alla barriera, che si e’ trasformata in un memoriale di solidarieta’.
“L’azione di oggi ha messo in luce il fallimento delle politiche bulgare e complessivamente dell’Ue in materia d’immigrazione, concentrate sempre di piu’ sulle misure di controllo delle frontiere. Ha dimostrato inoltre l’indignazione pubblica per i maltrattamenti subiti da coloro che cercano riparo alla frontiera dell’Ue”, ha commentato Dalhuisen.
“Gli stati membri dell’Ue stanno innalzando sempre di piu’ i loro muri a spese dei diritti e della vita di migranti e rifugiati”, ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale.
Agli attivisti di Amnesty International si sono uniti passanti, rifugiati e membri della societa’ civile locale. Dopo aver sfilato per Vitosha, il principale viale del centro di Sofia, i manifestanti hanno raggiunto una barriera di due metri di altezza, simbolo dei leader degli stati membri dell’Ue. Via via, hanno appeso messaggi e oggetti personali alla barriera, che si e’ trasformata in un memoriale di solidarieta’.
“L’azione di oggi ha messo in luce il fallimento delle politiche bulgare e complessivamente dell’Ue in materia d’immigrazione, concentrate sempre di piu’ sulle misure di controllo delle frontiere. Ha dimostrato inoltre l’indignazione pubblica per i maltrattamenti subiti da coloro che cercano riparo alla frontiera dell’Ue”, ha commentato Dalhuisen.
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