Human Rights Watch (Hrw) si è rivolta ai jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil) per chiedere che rilascino i 133 studenti curdi rapiti lo scorso 18 giugno ad Aleppo. I ragazzi sono stati fermati dai miliziani mentre tornavano ad Ain al-Arab su autobus dopo aver sostenuto gli esami finale delle scuole medie.
Dei 153 rapiti in origine, l'Isil ne ha rilasciato 15, comprese le 10 studentesse sequestrate, come rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Cinque bambini sono invece fuggiti. ''Due dei bambini che sono scappati hanno raccontato ai giornalisti che l'Isil li costringeva a seguire lezioni di Sharia e di ideologia jihadista'', riferisce l'Hrw.
L'organizzazione ha quindi reso noto che la maggior parte dei padri dei bambini rapiti ha fatto sapere di avere ricevuto diverse telefonate dai loro figli, mentre altri non hanno avuto alcun contatto con loro dal momento del sequestro.
L'organizzazione ha quindi reso noto che la maggior parte dei padri dei bambini rapiti ha fatto sapere di avere ricevuto diverse telefonate dai loro figli, mentre altri non hanno avuto alcun contatto con loro dal momento del sequestro.
Il timore è che l'Isil li abbia sequestrati con l'obiettivo di arruolarli. ''Prendere in ostaggio e arruolare bambini in un conflitto armato e' considerato un crimine di guerra'', ha detto Hrw.
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