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lunedì 21 luglio 2014

Migranti, si aggrava l’ultima tragedia - I cadaveri nella stiva erano 29 e non 18 - Morto anche un bambino di un anno

La Stampa
Aveva solo un anno. È arrivato oggi a Messina cadavere un bambino siriano che si trovava, insieme alla madre, sul barcone soccorso ieri da una petroliera danese tra la Libia e Malta. L’ennesima tragedia sulla rotta della speranza, in un’estate segnata dal più massiccio esodo di migranti verso l’Italia registrato negli ultimi anni. In serata, da fonti maltesi si è inoltre saputo che le vittime trovate nella stiva del barcone sono 29, non 18 come sembrava dai primi accertamenti di ieri, alle quali va aggiunta la donna morta sulla motovedetta intervenuta per i soccorsi.
La nave dei soccorritori è arrivata nel pomeriggio a Messina. Quelli che erano apparsi i tre casi più gravi erano stati fatti salire ieri su motovedette italiane dirette a Palermo: uno dei tre non ce l’ha fatta ed è morto ieri. Gli altri 566 - in maggioranza siriani - erano stati lasciati sulla petroliera fatta dirigere verso la Sicilia. All’arrivo oggi a Messina la scoperta della piccola vittima. Non si conoscono ancora le cause del decesso, ma di certo il viaggio è avvenuto in condizioni molto difficili. Tra i profughi altri 73 bimbi, quasi tutti tra i due e gli otto anni e anche un neonato, allattato da una giovane donna incinta. Stanotte dormiranno con gli adulti in una scuola media della città. E la polizia ha fermato oggi uno dei presunti scafisti del “barcone della morte”.
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