In mancanza di statistiche governative Human Rights Watch ha ricostruito la cifra spulciando le corrispondenze
UNA STRAGE - Sono 2.053 le vittime civili dei Boko Haram che la Ong Human Rights Watch ha rintracciato nelle cronache degli ultimi sei mesi. Un lavoro certosino integrato dalle testimonianze dei locali, che restituisce cifre per difetto, visto che i media locali spesso mancano di riferire persino di alcune stragi e è quasi impossibile conoscere la sorte di centinaia di rapiti dalle formazioni che si rifanno alla temuta sigla islamista.
LA RICERCA - Gli attacchi a oltre 70 città, tra le quali la capitale Abuja, sono sicuramente atti di terrorismo, ma per la loro estensione e per la determinazione con la quale i Boko Haram bersagliano la popolazione civile e rapiscono i minorenni, soprattutto le minorenni, è opinione degli esperti di HRW che possano tranquillamente entrare nella categoria dei crimini contro l’umanità, classificazione che avrebbe l’effetto di rendere perseguibili dai tribunali internazionali i loro leder, in assenza di un intervento della giustizia nigeriana, che per ora non sembra neppure in grado d’intralciare le loro attività, figurarsi di catturare e processare i leader di un’organizzazione molto orizzontale sparsa nella parte settentrionale del paese.
IL GOVERNO CHE NON C’È - Il tutto senza considerare che anche il governo di Abuja si è macchiato di crimini simili nel tentativo di mostrarsi spietato nel reprimere i Boko Haram, risolvendosi invece nel portare a termine diverse stragi tra gli abitanti delle località che secondo l’esercito offrivano rifugio e appoggio a guerriglieri che per lo più vivono alla macchia.
LA RICERCA - Gli attacchi a oltre 70 città, tra le quali la capitale Abuja, sono sicuramente atti di terrorismo, ma per la loro estensione e per la determinazione con la quale i Boko Haram bersagliano la popolazione civile e rapiscono i minorenni, soprattutto le minorenni, è opinione degli esperti di HRW che possano tranquillamente entrare nella categoria dei crimini contro l’umanità, classificazione che avrebbe l’effetto di rendere perseguibili dai tribunali internazionali i loro leder, in assenza di un intervento della giustizia nigeriana, che per ora non sembra neppure in grado d’intralciare le loro attività, figurarsi di catturare e processare i leader di un’organizzazione molto orizzontale sparsa nella parte settentrionale del paese.
IL GOVERNO CHE NON C’È - Il tutto senza considerare che anche il governo di Abuja si è macchiato di crimini simili nel tentativo di mostrarsi spietato nel reprimere i Boko Haram, risolvendosi invece nel portare a termine diverse stragi tra gli abitanti delle località che secondo l’esercito offrivano rifugio e appoggio a guerriglieri che per lo più vivono alla macchia.
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