Una donna accusata di adulterio è stata messa a morte tramite lapidazione in pubblico nel Nord della Siria dai Jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis).
La violenza, denunciata dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani, sarebbe avvenuta a Raqqa, capoluogo dell'omonima provincia, in una piazza nelle vicinanze dello stadio municipale. Si tratterebbe del secondo caso nel giro di ventiquattro ore.
Il primo era stato segnalato venerdì a Al Tabaqa, nella stessa provincia. Vittima, una donna di 26 anni lapidata nel suq della città dopo che un tribunale religioso l'aveva riconosciuta colpevole di infedeltà.
Il primo era stato segnalato venerdì a Al Tabaqa, nella stessa provincia. Vittima, una donna di 26 anni lapidata nel suq della città dopo che un tribunale religioso l'aveva riconosciuta colpevole di infedeltà.
Nei territori sotto il suo controllo, dove all'inizio di luglio ha proclamato la creazione del Califfato islamico, l'Isis ha introdotto la Sharia, la legge islamica.
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