Il numero è quasi raddoppiato in due settimane a 2.086. Lo annuncia l'ONU sottolineando che tra esse ci sono anche 20 bambini. L'ufficio dell'Alto commissario ONU per i diritti umani ha spiegato che il nuovo bilancio al 10 agosto si confronta con i 1.129 morti contati al 26 luglio e va considerato «molto prudente».
GINEVRA - Il numero di persone uccise nel conflitto tra truppe regolari e ribelli filorussi nell'Est dell'Ucraina è quasi raddoppiato in due settimane a 2.086. Lo annuncia l'ONU sottolineando che tra esse ci sono anche 20 bambini. L'ufficio dell'Alto commissario ONU per i diritti umani ha spiegato che il nuovo bilancio al 10 agosto si confronta con i 1.129 morti contati al 26 luglio e va considerato«molto prudente».
CHIARA ESCALATION - Il 18 giugno l'Onu aveva annunciato che 356 persone erano morte nei combattimenti in Est Ucraina. Il bilancio comprende militari ucraini, civili e gruppi armati, ha detto la portavoce Cecile Pouilly, sottolineando che «in particolare le vittime civili spesso non vengono riportate». Questo, ha spiegato, è dovuto ai canali di comunicazione interrotti e all'elevata insicurezza che impedisce alle persone di ricevere assistenza medica e di venire contate.«C'è stata una chiara escalation» scrive Pouilly in una mail. Da metà aprile a oggi sono state uccise in media circa 60 persone al giorno, ma questa media si è alzata dal 30 luglio al 5 agosto è balzata ad almeno 70. Anche il numero dei feriti è lievitato a quasi 5.000, compresi almeno 30 bambini, da quasi 3.500 rilevati al 29 luglio.
12 ULRAZIONALISTI UCCISI IN IMBOSCATA - Dodici membri del movimento ucraino di estrema destra Pravy Sektor sono stati uccisi in una imboscata a Donetsk, nell'Est dell'Ucraina.
«Sono caduti in un'imboscata e sono stati colpiti presso la stazione ferroviaria nel distretto di Petrovsky», nella parte Ovest di Donetsk, ha annunciato il portavoce del movimento, Artem Skoropadski.
Questo movimento ultranazionalista è stato in prima linea durante le manifestazioni a Kiev che hanno portato lo scorso febbraio allo spodestamento dell'allora presidente Viktor Yanukovich. E quando è scoppiato il conflitto nell'Est del Paese con gli insorti filorussi i militanti di Pravy Sektor si sono mobilitari a fianco delle truppe governative ucraine.
CHIARA ESCALATION - Il 18 giugno l'Onu aveva annunciato che 356 persone erano morte nei combattimenti in Est Ucraina. Il bilancio comprende militari ucraini, civili e gruppi armati, ha detto la portavoce Cecile Pouilly, sottolineando che «in particolare le vittime civili spesso non vengono riportate». Questo, ha spiegato, è dovuto ai canali di comunicazione interrotti e all'elevata insicurezza che impedisce alle persone di ricevere assistenza medica e di venire contate.«C'è stata una chiara escalation» scrive Pouilly in una mail. Da metà aprile a oggi sono state uccise in media circa 60 persone al giorno, ma questa media si è alzata dal 30 luglio al 5 agosto è balzata ad almeno 70. Anche il numero dei feriti è lievitato a quasi 5.000, compresi almeno 30 bambini, da quasi 3.500 rilevati al 29 luglio.
12 ULRAZIONALISTI UCCISI IN IMBOSCATA - Dodici membri del movimento ucraino di estrema destra Pravy Sektor sono stati uccisi in una imboscata a Donetsk, nell'Est dell'Ucraina.
«Sono caduti in un'imboscata e sono stati colpiti presso la stazione ferroviaria nel distretto di Petrovsky», nella parte Ovest di Donetsk, ha annunciato il portavoce del movimento, Artem Skoropadski.
Questo movimento ultranazionalista è stato in prima linea durante le manifestazioni a Kiev che hanno portato lo scorso febbraio allo spodestamento dell'allora presidente Viktor Yanukovich. E quando è scoppiato il conflitto nell'Est del Paese con gli insorti filorussi i militanti di Pravy Sektor si sono mobilitari a fianco delle truppe governative ucraine.
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