Ginevra - Mentre si riaccende il fronte del Golan, con Israele che ha risposto al fuoco da oltre confine dove si scontravano le forze di Assad e milizie di ribelli di marca anche qaedista, la Commissione Onu di inchiesta sulla Siria accusato i jihadisti dell'Isis, oltre alle forze governative siriane, di crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Per la commissione, la comunità internazionale deve imporre un embargo sulle armi in Siria ed arginare la proliferazione e la fornitura di armamenti nel Paese in conflitto. Le armi trasferite alle parti in conflitto in Siria, sia governativi sia ribelli, "sono utilizzate nella perpetrazione di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e violazioni dei diritti umani", ammonisce la Commissione nel documento reso noto oggi a Ginevra Alcuni Stati - denuncia il rapporto senza identificarli - continuano a fornire armi, artiglieria e aerei o assistenza logistica e strategica al governo siriano. Altri Stati, organizzazioni o individui sostengono i gruppi armati ribelli con armi e sostegno finanziario.
Ma la Commissione Onu ha accusato anche le forze governative siriane di aver usato armi chimiche, probabilmente cloro, in aprile in Siria occidentale. "Vi sono fondati motivi di credere - dice - che agenti chimici, probabilmente cloro, siano stati usati su Kaif Zeita, Al-Tamana'a e Tel Minnis in otto incidenti nel corso di un periodo di dieci giorni in aprile. Vi sono fondati motivi di credere che questo agenti siano stati lanciati in barili bomba da elicotteri del governo"
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