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venerdì 22 agosto 2014

Sri Lanka, deportati 100 immigrati appartenenti ad una minoranza perseguitata in Pakistan

MISNA
Le organizzazioni della società civile e l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) hanno condannato oggi la deportazione di oltre 100 pakistani, tra cui donne e bambini, richiedenti asilo, per lo più appartenenti alla minoranza Ahmadi, in violazione del diritto internazionale.


“Queste deportazioni sono in violazione del diritto internazionale consuetudinario che impone a tutti i paesi di rispettare il principio di non respingimento, di non ritorno forzato per i paesi in cui le persone affrontano rischi imminenti. Allo stesso tempo queste espulsioni violano l’articolo 3 della Convenzione contro la tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o trattamenti o punizioni degradanti, che lo Sri Lanka ha ratificato” hanno sottolineato le organizzazioni in una dichiarazione congiunta.

Nella nota, inoltre, si afferma che le deportazioni sono in corso senza sosta, nonostante una sentenza di tribunale della settimana scorsa che ha ordinato alle autorità di fermare la deportazione dei richiedenti asilo, registrati presso l’Unhcr, fino alla fine di agosto. Il governo dello Sri Lanka dice che i richiedenti asilo sono parte di un afflusso di immigrati economici dal Pakistan, che pongono sotto pressione le risorse limitate del paese e costituiscono una potenziale minaccia per la sicurezza regionale.

La maggior parte dei richiedenti asilo pakistani sono Ahmadi, musulmani sciiti e cristiani che temono persecuzioni nel proprio paese.

[PL]

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