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mercoledì 10 settembre 2014

America Centrale - 66mila bambini migranti fra Messico e Usa in 10 mesi: task force per l’emergenza

MISNA
I procuratori generali di Stati Uniti, Messico, Guatemala, Salvador e Honduras si sono accordati per costituire un gruppo di ‘alto livello’ con cui affrontare l’emergenza rappresentata dai bambini migranti non accompagnati che in massa raggiungono il confine nordamericano.


In una nota, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Brian Fallon, ha riferito che la ‘squadra’ si è riunita a Città del Messico: erano presenti lo statunitense Eric Holder, il messicano Jesús Murillo, la guatemalteca Thelma Esperanza Aldana Hernández, il salvadoregno Luis Antonio Martínez González e l’honduregno Oscar Fernando Chinchilla. Obiettivo dell’incontro, “accordare una strategia per proteggere la sicurezza e l’integrità” dei minori e perseguire con più decisione i gruppi criminali che compiono reati associati all’immigrazione, come la tratta di esseri umani.

I procuratori hanno sottolineato la necessità di adottare “una visione umanitaria” e di “responsabilità condivisa” per affrontare un flusso di enormi dimensioni: secondo cifre ufficiali statunitensi, dall’ottobre dello scorso anno oltre 66.000 minori provenienti per lo più dal Centroamerica sono stati arrestati alla frontiera fra Messico e Stati Uniti, l’88% in più rispetto all’anno precedente.

La mancanza di opportunità, la povertà, il reclutamento forzato da parte delle ‘pandillas’ o ‘maras’, le bande criminali giovanili diffuse in tutto il Centroamerica sono solo alcune delle ragioni che spingono i minori ad emigrare da soli a rischio della vita.

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