I procuratori generali di Stati Uniti, Messico, Guatemala, Salvador e Honduras si sono accordati per costituire un gruppo di ‘alto livello’ con cui affrontare l’emergenza rappresentata dai bambini migranti non accompagnati che in massa raggiungono il confine nordamericano.

I procuratori hanno sottolineato la necessità di adottare “una visione umanitaria” e di “responsabilità condivisa” per affrontare un flusso di enormi dimensioni: secondo cifre ufficiali statunitensi, dall’ottobre dello scorso anno oltre 66.000 minori provenienti per lo più dal Centroamerica sono stati arrestati alla frontiera fra Messico e Stati Uniti, l’88% in più rispetto all’anno precedente.
La mancanza di opportunità, la povertà, il reclutamento forzato da parte delle ‘pandillas’ o ‘maras’, le bande criminali giovanili diffuse in tutto il Centroamerica sono solo alcune delle ragioni che spingono i minori ad emigrare da soli a rischio della vita.
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