Sono circa settemila i palestinesi detenuti nelle carceri di Israele in sciopero della fame in segno di protesta per la morte ieri di un prigioniero di 37 anni in circostanze da chiarire.
"I detenuti palestinesi in tutte le carceri israeliane hanno iniziato uno sciopero della fame per la morte del prigioniero Raed Abdel Salam al-Jaabari ieri nel carcere di Eshel", si legge in un comunicato dell'Autorità palestinese per i detenuti.
Nel testo di accusano anche le autorità penitenziarie israeliane di una escalation "senza precedenti" contro i detenuti palestinesi, privati dei loro diritti di base.
Nel testo di accusano anche le autorità penitenziarie israeliane di una escalation "senza precedenti" contro i detenuti palestinesi, privati dei loro diritti di base.
L'ex ministro palestinese per gli Affari di Gerusalemme Khaled Abu Arafa, rilasciato di recente da un carcere israeliano, ha detto all'agenzia di stampa Anadolu che l'inasprimento dei trattamenti riservati ai detenuti palestinesi in Israele coincide con il recente conflitto con Hamas nella Striscia di Gaza, terminato il 26 agosto con il cessate il fuoco. "Hanno impedito ai famigliari di far visita (ai detenuti, ndr) e ai prigionieri è stato vietato di acquistare beni dalle caffetterie del carcere", ha detto.
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