Dopo le parole di Papa Francesco sulla pena di morte e sulla carcerazione preventiva, il segretario di Giustizia della nazione, Julian Alvarez, ha riconosciuto nel corso di un'intervista televisiva che "attualmente in Argentina i detenuti in carcere sono 60mila di cui il 70% è sotto il regime di carcerazione preventiva".

Per quanto riguarda le critiche che il progetto dell'Esecutivo ha ricevuto dai media e dall'opposizione, Alvarez ha affermato: "Dicono che facciamo questa riforma per garantire impunità, ma la critica non resiste a un minimo analisi. Dicono anche che siamo razzisti perché si prevede l'espulsione degli stranieri coinvolti in delitti gravi, ma questo è un Paese d'immigranti e la norma non ha niente a che vedere con il razzismo".
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