Un deputato indipendente in Australia ha fatto ricorso alla Corte Penale Internazionale dell'Aia chiedendo di aprire un'inchiesta "sui crimini contro l'umanità perpetrati da membri del governo australiano contro le persone che arrivano in acque australiane per chiedere asilo".

Le misure, introdotte dal precedente governo laburista, sono state confermate e rafforzate dall'attuale governo conservatore di Tony Abbott, per frenare l'afflusso di migranti provenienti da Paesi come Sri Lanka, Iraq, Iran e Afghanistan. L'obiettivo dichiarato è di scoraggiare i trafficanti di esseri umani, dopo che centinaia di persone sono naufragate nel tentativo di raggiungere acque australiane.
"Gli effetti di questa politica sono che uomini, donne e bambini sono detenuti a forza e a tempo indefinito", ha scritto Wilkie nella lettera alla Corte. "Le condizioni che subiscono durante la detenzione sono causa di grandi sofferenze oltre che di gravi lesioni fisiche e mentali", aggiunge, accusando il governo di violare i trattati internazionali sui diritti dei profughi, i diritti dei minori e i diritti civili.
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