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venerdì 24 ottobre 2014

Giustizia - Unione delle Camere Penali Italiane: dopo le parole di Papa Francesco l'ergastolo va abolito e il 41-bis riformato

Adnkronos
"L'ergastolo deve essere abolito, le carceri devono garantire il rispetto della dignità dell'uomo, il regime carcerario del 41-bis deve essere radicalmente riformato, la custodia cautelare deve essere l'extrema ratio e non l'anticipazione della pena".


È questa la posizione dell'unione camere penali italiane a commento le parole del Papa che condannano ergastolo, carcerazione preventiva e invitano al rispetto di chi subisce "a volte forme di tortura" nella privazione della dignità. Il discorso di Papa Francesco "tocca i temi fondamentali del sistema penale e lo fa come sempre in modo coraggioso e schietto, senza alcuna possibilità di fraintendimento" commentano i penalisti.

"Le parole del Santo Padre esprimono principi da sempre sostenuti dall'unione camere penali, e nei quali essa crede fermamente, che mettono l'uomo, la sua individualità e la sua dignità personale al centro come valore fondante ed imprescindibile di ogni sistema sociale" sottolineano gli appartenenti all'unione camere penali. Su tutti questi temi, concludono i penalisti, "non c'è più tempo da perdere, troppo ne è già stato speso inutilmente e le sofferenze che sono ingiustamente procurate a chi subisce gli effetti e le modalità di pene inique, di carcerazioni inutili, obbligano tutti e ciascuno a rispondere con solerzia e coscienza alle parole illuminate e cariche di umanità del Papa".

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