Per evitare che affrontino il pericoloso viaggio dal Centroamerica. Nel corso dell'estate, gli Stati Uniti hanno affrontato una crisi umanitaria, con l'arrivo di decine di migliaia di minorenni non accompagnati
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha approvato un piano per permettere a diverse migliaia di bambini dell'America centrale di chiedere lo status di rifugiato negli Stati Uniti, fornendo un percorso legale ad alcuni di loro per raggiungere i membri delle loro famiglie che già ci vivono. A renderlo noto è la Casa Bianca.
Il programma intende scoraggiare molti bambini ad affrontare il lungo e pericoloso viaggio attraverso il Messico nel tentativo di oltrepassare il confine e raggiungere i parenti. Il piano è stato presentato per la prima volta a Obama - racconta il New York Times - nel corso dell'estate, durante il periodo di massima crisi, a causa dell'arrivo di decine di migliaia di bambini da El Salvador, Guatemala e Honduras, che agli agenti di frontiera si presentavano come rifugiati in fuga dalle violenze commesse nei loro Paesi dalle bande armate.
I funzionari statunitensi hanno dichiarato che il numero dei bambini che hanno attraversato il confine è diminuito negli ultimi due mesi: a giugno erano stati più di diecimila, ad agosto poco più di tremila. Il nuovo programma dovrebbe ulteriormente fermare il flusso, fornendo ai minorenni la possibilità di determinare se abbiano i requisiti per essere considerati rifugiati, senza lasciare il loro Paese.
In questo modo, gli Stati Uniti "forniscono un'alternativa sicura e legale al viaggio pericoloso che i bambini attualmente affrontano per raggiungere i familiari negli Stati Uniti" ha dichiarato Shawn Turner, un portavoce della Casa Bianca, al New York Times. "Questi programmi - ha specificato - non costituiranno una strada per i bambini per raggiungere i parenti che vivono nel nostro Paese senza documenti".
I critici affermano che il programma potrebbe incoraggiare un maggior numero di migranti a cercare di entrare negli Stati Uniti, in un momento in cui il Paese discute sui modi per risolvere la situazione di diversi milioni di migranti, che vivono e lavorano in America senza documenti. Senza contare che, in questo modo, un'enorme quantità di persone farà richiesta per ottenere lo status di rifugiato nei centri che saranno creati da Washington.
I funzionari, comunque, hanno sottolineato che il programma non farà aumentare il numero di visti per i rifugiati. In un memorandum al dipartimento di Stato reso noto ieri, Obama ha specificato che 4.000 dei 70.000 visti per i rifugiati dovrebbero essere assegnati a persone dell'America Latina e dei Caraibi.
Il programma per la creazione di centri per le richieste per lo status di rifugiato non è una novità assoluta, ma non era mai stato applicato a Paesi da cui è possibile raggiungere gli Stati Uniti via terra. Programmi simili, finora, erano stati approvati per Haiti, negli anni '90, e per il Vietnam, dopo la fine della lunga guerra.
Il programma intende scoraggiare molti bambini ad affrontare il lungo e pericoloso viaggio attraverso il Messico nel tentativo di oltrepassare il confine e raggiungere i parenti. Il piano è stato presentato per la prima volta a Obama - racconta il New York Times - nel corso dell'estate, durante il periodo di massima crisi, a causa dell'arrivo di decine di migliaia di bambini da El Salvador, Guatemala e Honduras, che agli agenti di frontiera si presentavano come rifugiati in fuga dalle violenze commesse nei loro Paesi dalle bande armate.
I funzionari statunitensi hanno dichiarato che il numero dei bambini che hanno attraversato il confine è diminuito negli ultimi due mesi: a giugno erano stati più di diecimila, ad agosto poco più di tremila. Il nuovo programma dovrebbe ulteriormente fermare il flusso, fornendo ai minorenni la possibilità di determinare se abbiano i requisiti per essere considerati rifugiati, senza lasciare il loro Paese.
In questo modo, gli Stati Uniti "forniscono un'alternativa sicura e legale al viaggio pericoloso che i bambini attualmente affrontano per raggiungere i familiari negli Stati Uniti" ha dichiarato Shawn Turner, un portavoce della Casa Bianca, al New York Times. "Questi programmi - ha specificato - non costituiranno una strada per i bambini per raggiungere i parenti che vivono nel nostro Paese senza documenti".
I critici affermano che il programma potrebbe incoraggiare un maggior numero di migranti a cercare di entrare negli Stati Uniti, in un momento in cui il Paese discute sui modi per risolvere la situazione di diversi milioni di migranti, che vivono e lavorano in America senza documenti. Senza contare che, in questo modo, un'enorme quantità di persone farà richiesta per ottenere lo status di rifugiato nei centri che saranno creati da Washington.
I funzionari, comunque, hanno sottolineato che il programma non farà aumentare il numero di visti per i rifugiati. In un memorandum al dipartimento di Stato reso noto ieri, Obama ha specificato che 4.000 dei 70.000 visti per i rifugiati dovrebbero essere assegnati a persone dell'America Latina e dei Caraibi.
Il programma per la creazione di centri per le richieste per lo status di rifugiato non è una novità assoluta, ma non era mai stato applicato a Paesi da cui è possibile raggiungere gli Stati Uniti via terra. Programmi simili, finora, erano stati approvati per Haiti, negli anni '90, e per il Vietnam, dopo la fine della lunga guerra.
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