Esistono milioni di esseri umani che percorrono oggi il nostro pianeta, portando un fardello insopportabile di dolore e sofferenza: sono i profughi, dei quali chi vive nel benessere facilmente si dimentica.
Dal 2003 oltre 45 milioni di persone in tutto il mondo sono state forzatamente sfollate a causa di conflitti o persecuzioni. Un numero senza precedenti di rifugiati, richiedenti asilo, rimpatriati, apolidi e sfollati.
Gli spostamenti in massa di popolazioni si possono dividere in due grandi categorie.Da una parte quelli che sono la diretta conseguenza della violenza dell’Uomo, della sua volontà di dominare, della intolleranza verso i suoi simili. Rientrano in questa importante categoria in particolare gli spostamenti, dei rifugiati, cioè di quegli individui la cui vita o libertà sarebbe in pericolo se fossero costretti a ritornare nel loro Paese di origine. Dall’altra ci sono invece gli esodi che sono la conseguenza di calamità naturali, di sottosviluppo, di povertà ma anche di catastrofi ecologiche. In questo caso le popolazioni in fuga non sono costituite da rifugiati in cerca di asilo, ma più semplicemente da essere umani in difficoltà che hanno bisogno di aiuto.
Può sicuramente ammettersi che sia nell’uno che nell’altro caso, la gente è obbligata a lasciare il proprio Paese per una questione di sopravvivenza. Non è sempre facile isolare una causa precisa di fuga dei rifugiati, poiché i motivi che inducono le persone a fuggire sono generalmente molto complessi.
L’esodo può avere per causa diretta una persecuzione individuale, un conflitto armato, ma
L’esodo può avere per causa diretta una persecuzione individuale, un conflitto armato, ma
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La maggior parte dei rifugiati, la metà dei quali sono bambini, sono ospitati da paesi vicini della Siria, 250mila nel Kurdistan dell’Iraq, un milione e 140mila in Libano, poi in Turchia (815mila) e in Giordania 608mila, mentre altri hanno trovato rifugio soprattutto e in Egitto. Quasi il 40% di questi rifugiati vivono in ricoveri di scarsa qualità.
Nonostante il loro svantaggio dal punto di vista economico, i paesi in via di sviluppo stanno sostenendo il maggiore onere della crisi: Giordania, Iran, Libano, Pakistan e Turchia sono i cinque paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati. Nel 2013 tre di questi paesi, Giordania, Libano, Kurdistan Irq. e Turchia, hanno accolto complessivamente 1.724.879 rifugiati soltanto dalla Siria.
Considerati i vantaggi economici dei paesi ricchi dell’Occidente rispetto a quelli poveri, è doppiamente sorprendente vedere che i primi vengono così clamorosamente meno alla loro responsabilità di proteggere i rifugiati.
Considerati i vantaggi economici dei paesi ricchi dell’Occidente rispetto a quelli poveri, è doppiamente sorprendente vedere che i primi vengono così clamorosamente meno alla loro responsabilità di proteggere i rifugiati.
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