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giovedì 20 novembre 2014

India, sterilizzazioni di massa: c'è una strage di donne tra falsi medici e malasanità

La Repubblica
La morte di otto donne e il ricovero di decine di altre per la campagna di contenimento della natalità di massa voluta dal governo. L'ultimo episodio nello stato centrale di Chhattisgarh, dove più di 80 donne erano state sottoposte a legatura delle tube: sessanta di loro si sono sentite male poco dopo. Tutto avviene in accampamenti mobili in varie regioni del Paese con 1 miliardo e 260 milioni di abitanti
Roma - Otto donne sono morte in India e decine di altre sono ricoverate in ospedale (dieci versano in gravi condizioni) in conseguenza della campagna di sterilizzazione di massa voluta dal governo: ma è solo il caso più recente. L'ultimo episodio si è verificato nello stato centrale di Chhattisgarh, dove l'8 novembre più di 80 donne erano state sottoposte a legatura delle tube in laparoscopia presso l'ospedale Nemi Chand di Pendari, nella regione di Bilaspur: sessanta di loro si sono sentite male poco dopo. Gli interventi di sterilizzazione vengono condotti in accampamenti mobili istituiti periodicamente in varie regioni dell'India, dove il contenimento della popolazione è un problema fortemente avvertito dalle autorità. Dopo l'intervento le donne hanno accusato cali di pressione, vomito e altri disturbi. Quattro medici sono stati sospesi e il primo ministro dello stato, tra i più poveri dell'India, ha ordinato un'inchiesta.

In un anno quattro milioni di donne sterilizzate. I decessi in conseguenza di interventi di sterilizzazione non sono purtroppo una novità in questo paese, dove tra il 2013 e il 2014 sono stati compiuti più di quattro milioni di operazioni simili. Il sistema sanitario indiano è gravemente carente, mancano attrezzature di base come i disinfettanti e i farmaci che si utilizzano sono spesso scaduti. Tra il 2009 e il 2012 il governo ha pagato risarcimenti alle famiglie di 568 donne morte dopo interventi di sterilizzazione. Lo scorso anno le autorità di una località dell'India orientale erano state al centro di uno scandalo, scoppiato dopo che una rete tv aveva mostrato decine di donne prive di conoscenza scaricate in un campo dopo l'operazione. I responsabili si erano giustificati spiegando che l'ospedale locale non era attrezzato per far fronte a un numero così ingente di pazienti.

Nel 2030 ci saranno 1 miliardo e mezzo di abitanti. Il quotidiano Indian Express scrive che gli 80 interventi di Chhattisgarh sono stati condotti da un solo medico e dalla sua équipe in appena circa cinque ore; le autorità locali assicurano che il medico non ha peccato di negligenza e sarà in grado di discolparsi pienamente. Questi "accampamenti di sterilizzazione" sorgono a Chhattisgarh tra ottobre e febbraio, nell'ambito del programma governativo di contenimento della popolazione (che in India ha raggiunto il miliardo e 260 milioni, e continua a crescere al ritmo dell'uno per cento l'anno, ma negli anni settanta il tasso di crescita era del 2,3%). Si prevede che nel 2030 l'India sarà il paese più popoloso del mondo, con un miliardo e mezzo di abitanti.

Ad ogni donna un "incentivo" di 18 euro. A Chhattisgarh alle donne che si sottopongono alla procedura vengono date 1.400 rupie, circa 18 euro; a quelle che accettano di farsi sterilizzare volontariamente altri governi locali offrono come incentivi automobili ed elettrodomestici. I medici vengono pagati a cottimo per queste operazioni, condotte spesso in modo frettoloso e trascurato; il disinfettante negli ospedali scarseggia e viene annacquato, e la corruzione impera ovunque. Le organizzazioni umanitarie sostengono che la "catena di montaggio" delle sterilizzazioni mette a repentaglio la vita delle donne, e che l'incentivo economico è deleterio. Il peso della contraccezione grava esclusivamente sulle donne, perché gli interventi di vasectomia maschile, più semplici e meno rischiosi, sono socialmente osteggiati.

Operano anche finti medici. "Il pagamento è una forma di coercizione, specialmente nelle comunità più marginali", ha detto al Guardian Kerry McBroom, direttore del programma Diritti riproduttivi dello Human Rights Law Network di Nuova Delhi. Il governo dello stato ha assicurato che le famiglie delle donne saranno risarcite con un pacchetto di 200mila rupie per quelle morte e di 50mila per quelle finite in ospedale. Finti medici "operano" senza alcuna igiene. Due anni fa la polizia dello stato orientale di Bihar aveva arrestato tre uomini che si spacciavano per medici e che avevano sterilizzato 53 donne, senza anestetico e nel disprezzo delle più elementari norme igieniche, in due ore, e in mezzo a un campo.

Meno di otto donne ogni 10 uomini. Quella dei praticoni che si improvvisano medici è una delle piaghe dell'India; qualche tempo fa una bambina di un anno è morta dopo essere stata "operata" con un coltello da cucina da uno di questi imbroglioni. Un altro grave problema dell'India è lo squilibrio di genere, dovuto alla predilezione per il figlio maschio e alla pratica dell'aborto selettivo contro i feti di sesso femminile; in alcune zone vi sono meno di otto donne ogni dieci uomini, e il rapporto è anche più squilibrato tra le ultime generazioni.

di Emanuela Stella

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