L’uomo condannato per aver ucciso i genitori e l’ex compagna. Da 30 anni soffre di schizofrenia. Per lui si erano mossi psichiatri, ex togati, pubblici ministeri, pastori evangelici e vescovi. Per la sua difesa aveva chiesto di convocare in aula il Papa, Gesù Cristo e John F. Kennedy

Scott Panetti, questo il nome del condannato, che da 30 anni soffre di schizofrenia, aveva ottenuto il sostegno di diverse organizzazioni specializzate nella salute mentale - come l’associazione degli psichiatri americani - ma anche di ex giudici, pubblici ministeri, pastori evangelici e vescovi.
Anche l’Unione europea aveva scritto al governatore del Texas, Rick Perry, per chiedere clemenza perché «l’esecuzione di persone malate di mente è in contrasto con i criteri ampiamente riconosciuti dei diritti umani», secondo la normativa internazionale e la Costituzione americana.
Ma in un documento di una pagina, il giudice distrettuale Keith Williams si è rifiutato di rinviare l’esecuzione, come avevano chiesto gli avvocati di Panetti per eseguire una perizia psichiatrica e determinare se il loro assistito è penalmente responsabile.
Panetti, che è stato condannato a morte nel 1995 per l’omicidio dei genitori della sua ex compagna, è stato ricoverato una decina di volte per allucinazioni ed episodi psicotici. Al processo, l’uomo si era presentato in abiti da cowboy e aveva chiamato come testimoni il Papa, John F. Kennedy e Gesù Cristo
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