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domenica 2 novembre 2014

UNHCR: profonda preoccupazione per la fine dell’operazione "Mare Nostrum"

UNHCR
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime profonda preoccupazione per l’annuncio odierno circa l’imminente fine dell’operazione Mare Nostrum senza che ne sia prevista la sostituzione con un’operazione di soccorso in mare congiunta a livello europeo. Questo farà aumentare i rischi per le persone che tentano di raggiungere l’Europa via mare e potrebbe portare ad un aumento di morti di rifugiati e migranti.

L’UNHCR rinnova la richiesta urgente agli stati europei di rafforzare le operazioni di soccorso nel Mediterraneo. L’UNHCR riconosce il grande sostegno fornito dagli armatori nel Mediterraneo alle operazioni di soccorso che soltanto quest’anno hanno contribuito a salvare oltre 30,000 persone.

“Terminare Mare Nostrum senza che venga sostituita da un’operazione di soccorso in mare europea metterà a rischio la vita delle persone. E’ necessario mantenere una forte capacità di soccorso in mare dei rifugiati e migranti che tentano di raggiungere l’Europa per chiedere protezione ed aumentare le alternative legali alle pericolose traversate” dichiara Laurens Jolles, rappresentante UNHCR per il Sud Europa.

Esiste un evidente legame tra il numero di persone nel mondo costrette alla fuga da guerre e violenza e l’aumento degli arrivi via mare. Oltre il 50%, delle persone in arrivo in Italia nel 2014 sono in fuga dall’Eritrea e dalla Siria. Questo trend è iniziato a Giugno/Luglio 2013, prima che l’operazione Mare Nostrum venisse istituita in risposta alle tragedie in cui persero la vita 600 rifugiati, un anno fa.

Da ottobre 2013 sono state soccorse in mare circa 150,000 persone dalle unità navali Mare Nostrum, Guardia Costiera e da mercantili mentre si stima che le persone che hanno perso la vita siano quasi 4,000. In totale nel 2014 gli arrivi via mare nel Mediterraneo sono stati più di 170,000.

English version
UNHCR EXPRESSES GRAVE CONCERN ON THE TERMINATION OF MARE NOSTRUM OPERATION

UNHCR express grave concern for the announcement today regarding the termination of Mare Nostrum operations without a joint European search and rescue operation to replace it. This will lead to increased risks for persons who attempt to reach Europe by sea and could lead to increased deaths of refugees and migrants.

UNHCR renews its call to European states to sustain search and rescue operations in the Mediterranean. UNHCR also recognizes the efforts made by many commercial vessels - this year alone have contributed to the rescue of over 30,000 people.

“Ending Mare Nostrum without a European search and rescue operation to replace it would place more people at risk. We need to maintain a strong capacity to rescue refugees and migrants who are trying to find safety in Europe. We also need to increase legal alternatives to these dangerous voyages” states Laurens Jolles, UNHCR Representative for Southern Europe

There is a clear link between the increased number of people displaced by war, conflict and violence worldwide and the rise in people arriving by sea. Over 50% of those who arrived by sea in Italy in 2014 are fleeing from Eritrea and Syria. This trend started in June/July 2013, before Mare Nostrum was put in place as a response to two tragedies that took the lives of over 600 refugees and migrants a year ago.

Since October 2013 roughly 150,000 persons have been rescued by Mare Nostrum vessels, Coast Guard and merchant ships while an estimated 4,000 persons have lost their lives at sea. In 2014 a total of 170,000 persons have arrived by sea in the Mediterranean.

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