Un detenuto saudita che ha trascorso gli ultimi 12 anni nel supercarcere della base militare americana di Guantánamo è stato scarcerato mentre gli Usa continuano con i tentativi per ridurre la popolazione carceraria con l'obiettivo finale di far chiudere la prigione.
Il Pentagono riferisce che Muhammad al-Zahrani è stato trasferito in patria, dove seguirà un programma di riabilitazione, dopo le conclusioni di una commissione che sta valutando se sia ancora necessario tenere alcuni detenuti.
È il 13esimo prigioniero scarcerato da Guantánamo quest'anno. Fino al 3 ottobre scorso al-Zahrani era considerato un "grande rischio" per il popolo americano. Ma il comitato di revisione, composto da sei agenzie governative, tra cui il Dipartimento di Stato e il Pentagono, ha detto che l'uomo sospettato di essere un membro attivo di al-Qaida non è più una minaccia per gli Stati Uniti.
È il 13esimo prigioniero scarcerato da Guantánamo quest'anno. Fino al 3 ottobre scorso al-Zahrani era considerato un "grande rischio" per il popolo americano. Ma il comitato di revisione, composto da sei agenzie governative, tra cui il Dipartimento di Stato e il Pentagono, ha detto che l'uomo sospettato di essere un membro attivo di al-Qaida non è più una minaccia per gli Stati Uniti.
A Guantánamo rimangono ancora 142 prigionieri e il Pentagono ha annunciato che altre scarcerazioni sono previste nelle prossime settimane.
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