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venerdì 5 dicembre 2014

Cina: stop all'espianto di organi dai condannati a morte, il divieto scatterà nel 2015

Agi
La Cina dice basta all'espianto di organi dai condannati a morte, prima fonte di trapianti nel Paese. Il divieto scatterà nel 2015, da quel momento in poi tutti gli organi destinati all'impianto dovranno provenire da donatori volontari.
Lo riferisce Huang Jiefu, ex vice direttore del ministero della Salute e direttore della Commissione trapianti e donazioni di organi cinese. I principali centri trapianti avevano già messo al bando la pratica di recente, che è rimasta, tuttavia, nelle restanti strutture.

Tra i motivi che hanno alimentato la pratica di espiantare gli organi dai detenuti nel braccio della morte, il tasso di donatori tra i più bassi al mondo. Secondo statistiche mediche, infatti, solo 0.6 persone su un milione sono donatori, un dato che sale a 37 su un milione in Spagna, Paese che vanta, al contrario, uno dei tassi più alti in assoluto. Ogni anno in Cina vengono effettuati 10mila trapianti a fronte dei 300mila pazienti in lista d'attesa.

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