Con primate anglicano,ortodossi, ebrei, islamici, buddisti, indù
Roma - Papa Francesco firmerà martedì in Vaticano, insieme ai rappresentanti delle altre religioni mondiali, tra cui l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, oltre a ortodossi, buddisti, indù, ebrei e musulmani, una dichiarazione comune per l'impegno delle fedi all'eliminazione entro il 2020 della schiavitù moderna e della tratta di esseri umani.
La storica iniziativa, promossa a nome di papa Francesco e del primate anglicano Justin Welby dall'organizzazione Global Freedom Network (Gfn) in occasione della Giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù, vedrà la firma della dichiarazione comune in una cerimonia ufficiale alle 11.15 nella Casina Pio IV, in Vaticano, sede della Pontificia Accademia delle Scienze. I leader religiosi del mondo dichiarano così il loro impegno per lo sradicamento della schiavitù moderna e dei traffici di esseri umani entro il 2020, in tutto il mondo e per sempre.
Per la prima volta nella storia i leader della Chiesa cattolica, anglicani e ortodossi, come buddisti, indù, ebrei e musulmani, si impegnano insieme per uno sforzo comune contro la schiavitù. Nella dichiarazione comune, il Papa e gli altri leader religiosi sottolineano che la schiavitù moderna, in termini di traffico di esseri umani, il lavoro forzato e la prostituzione, il traffico di organi, e qualsiasi rapporto che non rispetta il principio fondamentale che tutti gli uomini sono uguali e hanno la stessa libertà e dignità, sono un crimine contro l'umanità, e devono essere riconosciuti come tali da tutti e da tutte le nazioni. Essi affermano il loro impegno comune a ispirare l'azione spirituale e pratica per tutte le fedi e le persone di buona volontà in tutto il mondo per sradicare la schiavitù moderna.
I firmatari saranno: per la Chiesa cattolica papa Francesco; per gli anglicani l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby; un rappresentante indù e due buddisti, tra cui il sommo sacerdote della Malaysia; per l'ebraismo il rabbino capo David Rosen e l'altro rabbino Abraham Skorka, vecchio amico di papa Bergoglio; per gli ortodossi, in rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo, appena incontrato dal Papa a Istanbul, il metropolita Emmanuel di Francia; per i musulmani, il sottosegretario di Al-Azhar Abbas Abdalla Abbas Soliman in rappresentanza del grande imam Mohamed Ahmed El-Tayeb, e i grandi Ayatollah Mohammad Taqi al-Modarresi e Sheikh Basheer Hussain al Najafi (quest'ultimo rappresentato dal consigliere speciale Sheikh Naziyah Razzaq Jaafar), oltre all'argentino Sheikh Omar Abboud, anch'egli amico di lunga data di papa Francesco. Saranno testimoni dell'evento vari rappresentanti di organizzazioni internazionali, tra cui il partner Gfn Andrew Forrest, della Walk Free Foundation, organizzazioni della società civile e imprese.
Per la prima volta nella storia i leader della Chiesa cattolica, anglicani e ortodossi, come buddisti, indù, ebrei e musulmani, si impegnano insieme per uno sforzo comune contro la schiavitù. Nella dichiarazione comune, il Papa e gli altri leader religiosi sottolineano che la schiavitù moderna, in termini di traffico di esseri umani, il lavoro forzato e la prostituzione, il traffico di organi, e qualsiasi rapporto che non rispetta il principio fondamentale che tutti gli uomini sono uguali e hanno la stessa libertà e dignità, sono un crimine contro l'umanità, e devono essere riconosciuti come tali da tutti e da tutte le nazioni. Essi affermano il loro impegno comune a ispirare l'azione spirituale e pratica per tutte le fedi e le persone di buona volontà in tutto il mondo per sradicare la schiavitù moderna.
I firmatari saranno: per la Chiesa cattolica papa Francesco; per gli anglicani l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby; un rappresentante indù e due buddisti, tra cui il sommo sacerdote della Malaysia; per l'ebraismo il rabbino capo David Rosen e l'altro rabbino Abraham Skorka, vecchio amico di papa Bergoglio; per gli ortodossi, in rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo, appena incontrato dal Papa a Istanbul, il metropolita Emmanuel di Francia; per i musulmani, il sottosegretario di Al-Azhar Abbas Abdalla Abbas Soliman in rappresentanza del grande imam Mohamed Ahmed El-Tayeb, e i grandi Ayatollah Mohammad Taqi al-Modarresi e Sheikh Basheer Hussain al Najafi (quest'ultimo rappresentato dal consigliere speciale Sheikh Naziyah Razzaq Jaafar), oltre all'argentino Sheikh Omar Abboud, anch'egli amico di lunga data di papa Francesco. Saranno testimoni dell'evento vari rappresentanti di organizzazioni internazionali, tra cui il partner Gfn Andrew Forrest, della Walk Free Foundation, organizzazioni della società civile e imprese.
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