Numero "speciale" dedicato a Papa Francesco, aiutandoci in una distribuzione che vorremmo raggiungesse più persone di quanto normalmente riusciamo a fare.
Le ragioni per cui vi facciamo questa richiesta sono tante:
- Il discorso del Papa ai giuristi dell’Associazione Penale Internazionale, che riportiamo integralmente, non DEVE essere dimenticato perché ci stimola tutti, credenti e non credenti, a una riflessione più profonda sul senso che dovrebbero avere le pene.
- A commentare le parole del Papa abbiamo chiamato persone esperte (Luciano Eusebi, ordinario di diritto penale nell’Università Cattolica di Milano, e don Virgilio Balducchi, ispettore generale dei cappellani carcerari), e poi tante persone detenute, che hanno cercato di cogliere ogni sfumatura di quel discorso.
- L’hanno commentato alcuni ergastolani, che più di tutti hanno tratto da quel discorso un motivo di piccolissima speranza (ci piace sottolineare che la definizione dell’ergastolo come “pena di morte nascosta” data dal Papa non si discosta molto da quella di Carmelo Musumeci, ergastolano, per cui l’ergastolo è una “pena di morte viva”).
- Ora ci piacerebbe che lo commentassero tanti nostri lettori, per esempio GIORNALISTI e MAGISTRATI, chiamati in causa con una certa severità da Papa Francesco.
- E ci piacerebbe che tante persone credenti, e tanti politici cattolici esprimessero il loro pensiero sulle parole di Papa Francesco, parole che richiamano a una idea di Giustizia non vendicativa, ma che ripara e risponde al Male con il Bene.
Grazie se accoglierete la nostra richiesta, e grazie comunque anche se non lo farete, con la speranza però che TUTTI leggiate le parole del Papa.
Ancora Buon Natale, e buon 2015, che sia l’anno in cui gli ergastolani e le loro famiglie possano tornare a sperare in una Giustizia meno crudele.
La redazione di Ristretti Orizzonti
- Il discorso del Papa ai giuristi dell’Associazione Penale Internazionale, che riportiamo integralmente, non DEVE essere dimenticato perché ci stimola tutti, credenti e non credenti, a una riflessione più profonda sul senso che dovrebbero avere le pene.
- A commentare le parole del Papa abbiamo chiamato persone esperte (Luciano Eusebi, ordinario di diritto penale nell’Università Cattolica di Milano, e don Virgilio Balducchi, ispettore generale dei cappellani carcerari), e poi tante persone detenute, che hanno cercato di cogliere ogni sfumatura di quel discorso.
- L’hanno commentato alcuni ergastolani, che più di tutti hanno tratto da quel discorso un motivo di piccolissima speranza (ci piace sottolineare che la definizione dell’ergastolo come “pena di morte nascosta” data dal Papa non si discosta molto da quella di Carmelo Musumeci, ergastolano, per cui l’ergastolo è una “pena di morte viva”).
- Ora ci piacerebbe che lo commentassero tanti nostri lettori, per esempio GIORNALISTI e MAGISTRATI, chiamati in causa con una certa severità da Papa Francesco.
- E ci piacerebbe che tante persone credenti, e tanti politici cattolici esprimessero il loro pensiero sulle parole di Papa Francesco, parole che richiamano a una idea di Giustizia non vendicativa, ma che ripara e risponde al Male con il Bene.
Grazie se accoglierete la nostra richiesta, e grazie comunque anche se non lo farete, con la speranza però che TUTTI leggiate le parole del Papa.
Ancora Buon Natale, e buon 2015, che sia l’anno in cui gli ergastolani e le loro famiglie possano tornare a sperare in una Giustizia meno crudele.
La redazione di Ristretti Orizzonti
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