Centinaia di detenuti politici siriani rinchiusi nel carcere di Homs, nel centro del Paese, sono da quattro giorni in sciopero della fame per denunciare la lunga detenzione, per lo più senza accuse né condanne formali, abusi e torture.
Lo riferisce oggi l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), secondo cui dal 2011 a oggi sono oltre 200mila i prigionieri di coscienza arrestati dal regime con l'inizio delle proteste pacifiche scoppiate circa quattro anni fa e le conseguenti violenze.
Tra i detenuti politici, circa 12mila sono morti in carcere per le torture e le pessime condizioni sanitarie e alimentari.
Il regime smentisce queste cifre e afferma che le persone arrestate dal 2011 a oggi sono "terroristi" o "collaborazionisti di Paesi stranieri che hanno complottato contro la Siria".
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