Secondo il presidente della Associazione dei giornalisti turchi Tgc Nami Bilgin la situazione della libertà di stampa in Turchia è la peggiore degli ultimi 60 anni.
In dichiarazioni riferite da Zaman online, Bilgin ha denunciato in particolare gli arresti e i licenziamenti di giornalisti e il rifiuto di accreditare media di opposizione da parte delle autorità governative.
Secondo le organizzazioni internazionali della stampa, la Turchia è il paese del mondo con il maggior numero di giornalisti in carcere. Diversi cronisti e i direttori di due importanti testate di opposizione - il quotidiano Zaman e una rete televisiva - vicine al movimento Hizmet dell'imam Fetullah Gulen, ex-alleato ed ora arci-nemico del presidente islamico Recep Tayyip Erdogan sono stati arrestati ancora in dicembre.
Diverse organizzazioni fra cui Reporter Senza Frontiere hanno contestato la presenza ieri alla grande manifestazione di Parigi contro la strage di Charlie Hebdo e per la libertà di espressione del premier di Ankara Ahmet Dautoglu, denunciando la situazione della stampa in Turchia.
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