Sono stati impiccati i due fratelli attivisti curdi Ali e Habib Afshari. La notizia è stata comunicata dall'intelligence della città di Mahabad nel Kurdistan iraniano al fratello dei due giustiziati. Lo riferisce il sito d'informazione "Iran press news", spiegando che i due erano stati condannati alla pena capitale dal Tribunale della Rivoluzione di Mahabad perché riconosciuti colpevoli di aver attentato alla sicurezza nazionale in qualità di Mohareb (termine islamico per definire i nemici di Allah e dello Stato islamico).
Ali e Habib, il primo 35enne e il secondo 23enne, erano stati arrestati nel 2011 dalle forze di intelligence dei Pasdaran nella regione Kurdistan in Iran. Stando al sito, i due, dopo 75 giorni di duri interrogatori e torture, erano stati trasferiti al carcere centrale di Orumieh e successivamente portati al carcere di Mahabad dove sono stati processati e condannati a morte dal Tribunale della Rivoluzione locale. I due erano inoltre accusati di aver fatto parte del partito d'opposizione curdo-iraniano Komeleh. I corpi degli attivisti non sono stati ancora consegnati alla famiglia e non si ha certezza del giorno esatto dell'avvenuta esecuzione.
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