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mercoledì 11 febbraio 2015

Pakistan, pena di morte - Punjab, magistrati in difesa dei detenuti per blasfemia

MISNA
Alcune delle centinaia di persone in carcere e in attesa di giudizio con l’accusa di aver violato la legge sulla blasfemia pericolosamente ambigua e discriminatoria del Pakistan hanno motivo di essere cautamente ottimiste, ha scritto Phelim Kine, direttore di Human Rights Watch (Hrw), per l’Asia.
Secondo Kine, la magistratura provinciale del Punjab ha stilato un elenco ristretto di 50 casi di presunta blasfemia in cui si afferma che gli imputati sono state “vittime” di prove insufficienti o di mancanza di consulenza legale. Il governo provinciale intraprenderà la difesa giuridica di tali imputati, alcuni dei quali potrebbero essere malati mentali, in processi speciali, “fast track”.

“Si tratta di una iniziativa per lo più simbolica – afferma l’esperto di Hrw – poiché nel solo Punjab, sono almeno 262 le persone in attesa di giudizio con l’accusa di blasfemia. La maggior parte degli accusati di attività di blasfemia sono membri di minoranze religiose, spesso fatti arrestare come risultato di dispute personali. La legge sulla blasfemia in Pakistan, nota come la sezione 295-C del codice penale, rende la pena di morte obbligatoria per i condannati. Ad oggi, non vi sono state esecuzioni effettuate, ma almeno 19 persone, nel paese, sono nel braccio della morte per blasfemia”.

La conclusione della riflessione di Kine è che l’’iniziativa provinciale del Punjab non può affrontare l’enormità degli abusi causati dalla legge sulla blasfemia in Pakistan. Ma si tratta di un importante riconoscimento ufficiale che la legge è ingiusta e pericolosa e quindi il governo federale del Pakistan ha bisogno di fare il passo successivo e, infine, modificare o abrogare la legge sulla blasfemia, ponendo fine alla paura e alla discriminazione che riproduce.

Il governo del Pakistan sta prendendo in esame la possibilità di riformare la legge sulla blasfemia. Allo stesso tempo, è cosciente che è un problema pericoloso. Nel passato, due politici che hanno parlato contro sono stati uccisi. Tuttavia, il giudice che ha condannato Asia Bibi, la donna cristiana che si trova nel braccio della morte da circa cinque anni, ha spinto per una nuova legislazione che renderà le future condanne per blasfemia più difficili.

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