Il 1 febbraio a Roma e poi in tante città d'Italia, una memoria che è un impegno quotidiano di Sant'Egidio.
In questi mesi invernali, con le temperature in forte calo, la situazione di chi non ha una casa e vive per strada si fa sempre più drammatica. Il freddo e le difficoltà della vita di strada uccidono: è successo in passato, purtroppo accade ancora oggi in molte città in Italia e nel mondo.
Giovani in difficoltà, adulti che hanno perso il lavoro, anziani che non riescono a pagare un affitto, storie di sofferenza che mostrano la fragilità non solo delle persone, ma anche di un'intera società che ancora troppo poco difende i poveri.
Per questo Sant'Egidio è fedele alla memoria di chi è morto per la vita in strada. Ricordare queste persone, morte perché povere, è riportare alla luce nomi, volti, storie relegati in alcuni angoli e marciapiedi delle nostre città. Per chiedere scusa ai poveri e impegnarsi perchè non accada più.
Nelle liturgie che, a partire da domenica 1 febbraio, verranno celebrate a Roma e in molte città italiane, questi nomi e queste storie verranno ricordati tutti, uno per uno.
Il primo appuntamento a Roma è
a Santa Maria in Trastevere il 1 febbraio alle ore 10
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