A fine gennaio ne erano stati rilasciati 280. Ma in questi giorni, denuncia l'Unicef ne sono stati rapiti altri 89. Tutti sotto i 12 anni usati spesso come bambini soldato.
Ancora bambini rapiti in Sud Sudan. Sono 89 i piccoli rapiti da un gruppo armato. I bambini hanno un’età media di 12 anni e probabilmente saranno usati dai loro rapitori come bambini soldato.
La denuncia arriva dall’Unicef. Jonathan Veitch, rappresentante dell’organizzazione in Sud Sudan, ne ha chiesto l’immediato rilascio. I bambini son stati presi a forza nella zona di Malakal, nel nord del Sud Sudan, una zona dove dal dicembre del 2013 si combatte una sanguinosa guerra civile che contrappone il presidente Salva Kiir al suo ex vice Riek Machar.
Secondo le testimonianze, gli uomini armati hanno circondato un villaggio e sono andati a prendere i bambini casa per casa mentre erano impegnati a studiare per gli esami scolastici.
Secondo il rappresentante di Unicef “il reclutamento e l’uso dei bambini da parte delle forze armate distrugge le famiglie e le comunità. I bambini sono esposti a dei livelli di violenza incomprensibili, così perdono le loro famiglie e la possibilità di andare a scuola”.
A fine gennaio l’Unicef aveva garantito in Sud Sudan il rilascio di 280 bambini, fra gli 11 e i 17 anni, utilizzati come soldati. Ma l’accordo prevede in totale la liberazione di 3.000 bambini finora nelle mani dei gruppi armati. Si tratta di una delle più grandi smobilitazioni di bambini soldato mai realizzata. Per Veitch “questi bambini sono stati costretti a fare e vedere cose che nessun bambino dovrebbe mai sperimentare”. Solo nel 2014 sarebbero stati reclutati in Sud Sudan 12.000 baby soldati.
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