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mercoledì 4 febbraio 2015

Turchia, più poteri a polizia nel nuovo pacchetto sicurezza - Associazioni per i diritti umani "preccupate"

AskaNews
Istanbul - Arresti e perquisizioni facili e intercettazioni senza l'obbligo del via libera da parte di un giudice. Il nuovo "pacchetto per la sicurezza interna", in discussione da questa settimana nel parlamento turco, darà maggiori poteri a polizia e prefetti. Per il governo le misure sono necessarie a garantire l'ordine pubblico, ma associazioni per la difesa dei diritti umani e opposizione sono preoccupate che le nuove norme facciando della Turchia uno "stato di polizia".

La nuova bozza, approvata dalla commissione Interni prevede che gli agenti possano perquisire un sospetto, senza chiedere l'autorizzazione previa di un magistrato come previsto dalle leggi in vigore e usare a loro discrezione armi nel caso i manifestanti li minaccino con molotov o oggetti contundenti. La polizia in casi "urgenti" potrà intercettare le conversazioni telefoniche dei sospetti per 48 ore senza l'ok dei pm.

Inasprite anche le pene per "travisamento". Coprirsi il volto durante le manifestazioni o "fare propaganda per organizzazioni terroristiche" comporterà una condanna da tre a 5 anni di carcere. "Chi indosserà maschere anti-gas o fazzoletti davanti al volto semplicemente per proteggersi dai lacrimogeni" come durante le manifestazioni per la difesa del parco Gezi della scorsa estate "potrà subire condanne pesanti", spiega il quotidiano Cumhurriyet.

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