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domenica 22 marzo 2015

Etiopia primato dell'accoglienza, in arrivo 50.000 rifugiati sud sudanesi in fuga dalle zone a rischio di inondazione

La Repubblica
L'UNHCR ha avviato questa settimana il trasferimento dai campi profughi di Leitchuor e Nip Nip fino alla regione di Gambella, nella parte occidentale del paese africano. Nell'agosto scorso entrambi i campi furono duramente colpiti dalle piogge stagionali. All'Etiopia il primato dell'accoglienza


Roma - L'UNHCR ha avviato questa settimana il trasferimento di più di 50.000 rifugiati sud sudanesi dalle zone a rischio di inondazioni, in vista della stagione delle piogge, che dovrebbe iniziare a fine aprile. I rifugiati sono stati trasferiti dai campi profughi di Leitchuor e Nip Nip nella regione di Gambella, in Etiopia occidentale. Lo scorso anno, ad agosto, entrambi i campi erano stati duramente colpiti dalle alluvioni provocate da piogge stagionali insolitamente intense, che avevano causato la rottura degli argini del fiume Baro.

Un viaggio di 300 km che dura 8 ore. Il primo gruppo di 377 rifugiati è partito con un convoglio di 11 veicoli, composto da autobus, ambulanze, un camion per i bagagli e scorta di sicurezza. A bordo degli autobus, le persone sfollate hanno ricevuto biscotti ad alto contenuto energetico e acqua per affrontare il viaggio di 300 chilometri, della durata di circa otto ore. Il trasferimento coinvolgerà un totale di 51.316 rifugiati provenienti da zone a rischio di inondazioni (2.888 provenienti dal campo di Nip Nip e 48.428 da quello di Leitchuor). Il gruppo di Nip Nip verrà spostato a Pugnido, un campo già esistente che ospita attualmente circa 56.000 rifugiati sud sudanesi. Un altro campo, situato a Jewi, circa 18 chilometri dalla capitale regionale Gambella, è stato aperto alla fine della scorsa settimana. Il nuovo campo è ora in fase di sviluppo per ospitare la parte più numerosa del gruppo di rifugiati provenienti da Leitchuor, il cui trasferimento avrà inizio ai primi di aprile.

Difficile trovare un luogo adeguato. È stato estremamente difficile trovare un luogo adeguato per allestire un altro campo rifugiati, dal momento che diverse aree, individuate dopo la stagione delle piogge dello scorso anno, sono state dichiarate in seguito non idonee. Tuttavia, è necessario individuare ulteriori aree per l'accoglienza dei nuovi arrivati dal Sud Sudan. L'Agenzia delle Nazioni Unite sta portando avanti le operazioni di trasferimento in collaborazione con il governo etiope, rappresentato dall'Amministrazione per gli Affari di Rifugiati e Rimpatriati (ARRA), ed altre organizzazioni, tra cui l'OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, che si occupa del trasporto dei rifugiati.

All'Etiopia il primato dell'accoglienza. Dal dicembre 2013, circa 2 milioni di persone sono state costrette alla fuga a causa delle violenze in Sud Sudan. Quasi 1,5 milioni di persone sono sfollate all'interno del paese e più di mezzo milione oltre confine, in paesi limitrofi come l'Etiopia, che è il paese africano che ospita il maggior numero di rifugiati - più di 670.000 - provenienti soprattutto dalla Somalia, seguiti da Sud Sudan, Sudan e Eritrea. Tra questi si contano più di 250.000 rifugiati sud sudanesi nella regione di Gambella, di cui più di 194.000 arrivati  da metà dicembre del 2013.

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