Ginevra (Svizzera),- In Iran sono state eseguite 753 condanne a morte nel 2014, numero più alto registrato dal 2002. Lo ha denunciato l'investigatore delle Nazioni unite sui diritti umani Ahmed Shaheed, precisando che la metà delle condanne sono state inflitte per reati legati alla droga.
L'investigatore dell'Onu ha esortato Teheran a eliminare la pena capitale per questi crimini e quella nei confronti dei minorenni, adattandosi così alle leggi internazionali, e a mantenere standard di equità nei processi.
Shaheed ha inoltre chiesto alle autorità di revocare le leggi che limitano le libertà di stampa e parola, di liberare i circa 30 giornalisti e blogger attualmente in prigione e di interrompere l'oscuramento di canali satellitari e siti internet.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.