Katmandu – In Nepal, ogni anno, spariscono nel nulla migliaia di donne. Molte sono destinate al commercio illegale degli organi, altre vengono sfruttate e fatte prostituire.
L’allarme è stato lanciato da uno studio effettuato dalla polizia del distretto di Kailali, nel nord del Paese. «La maggior parte delle donne scomparse ha meno di 40 anni», ha detto Kamala Bhatta, responsabile femminile della polizia locale. «Spesso le famiglie non ne denunciano neanche la scomparsa. Solo una minima parte si reca da noi per informarci. Alcuni non hanno abbastanza soldi per raggiungere il commissariato, altri hanno paura di essere accusati della vendita delle persone scomparse».
La situazione economica è molto rilevante. Spesso, infatti, sono proprio le famiglie più bisognose a vendere le ragazze alle organizzazioni criminali locali che poi si occupano di rivenderle in tutto il mondo. «Dovrebbero essere circa 5 mila le donne e le bambine che ogni anno scompaiono dal Paese», ha spiegato la responsabile della polizia locale. «Gli studi che sono stati condotti dimostrano che le ragazze sparite vengono utilizzate in tutto il mondo per lo sfruttamento della prostituzione o per la vendita degli organi». Nel mercato nero degli organi i più ricercati sono i reni, i polmoni e gli occhi.
Lo studio effettuato dalla polizia di Kailali rivela che solo nel proprio distretto, nel 2014, sono scomparse 118 donne. Altre 69 negli ultimi otto mesi. Nel distretto centrale di Tanahun, invece, sempre negli ultimi otto mesi, sono 82. Una delle tante, troppe storie drammatiche è quella di Maina Tamang, una ragazza del villaggio di Ghirling, nel distretto di Tanah, che da due anni non ha più notizie della madre e delle due sorelle. «Una sera non hanno più fatto ritorno a casa. Sono sparite nel nulla e ancora le stiamo aspettando».
«Per frenare i crimini legati al traffico di esseri umani e alla violazione di diritti umani fondamentali ci vuole l’impegno di tutti», ha dichiarato Ram Kumar Khanal, vice ispettore della polizia della regione settentrionale. «La polizia del Nepal ha lanciato diverse iniziative, ma tutte le persone, di qualsiasi estrazione sociale siano, devono partecipare in maniera attiva per garantirne il successo». Ma nonostante queste iniziative, come denunciano anche diverse organizzazioni umanitarie che lavorano nel Paese, le donne desaparecidos sono aumentano di continuo.
La situazione economica è molto rilevante. Spesso, infatti, sono proprio le famiglie più bisognose a vendere le ragazze alle organizzazioni criminali locali che poi si occupano di rivenderle in tutto il mondo. «Dovrebbero essere circa 5 mila le donne e le bambine che ogni anno scompaiono dal Paese», ha spiegato la responsabile della polizia locale. «Gli studi che sono stati condotti dimostrano che le ragazze sparite vengono utilizzate in tutto il mondo per lo sfruttamento della prostituzione o per la vendita degli organi». Nel mercato nero degli organi i più ricercati sono i reni, i polmoni e gli occhi.
Lo studio effettuato dalla polizia di Kailali rivela che solo nel proprio distretto, nel 2014, sono scomparse 118 donne. Altre 69 negli ultimi otto mesi. Nel distretto centrale di Tanahun, invece, sempre negli ultimi otto mesi, sono 82. Una delle tante, troppe storie drammatiche è quella di Maina Tamang, una ragazza del villaggio di Ghirling, nel distretto di Tanah, che da due anni non ha più notizie della madre e delle due sorelle. «Una sera non hanno più fatto ritorno a casa. Sono sparite nel nulla e ancora le stiamo aspettando».
«Per frenare i crimini legati al traffico di esseri umani e alla violazione di diritti umani fondamentali ci vuole l’impegno di tutti», ha dichiarato Ram Kumar Khanal, vice ispettore della polizia della regione settentrionale. «La polizia del Nepal ha lanciato diverse iniziative, ma tutte le persone, di qualsiasi estrazione sociale siano, devono partecipare in maniera attiva per garantirne il successo». Ma nonostante queste iniziative, come denunciano anche diverse organizzazioni umanitarie che lavorano nel Paese, le donne desaparecidos sono aumentano di continuo.
di Fabio Polese
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.