“Con Triton si registra il 46% in più di sbarchi di immigrati sulle coste europee nei soli mesi di Gennaio e Febbraio, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
A dichiararlo è António Guterres, Alto Commissario dell’ONU per i Rifugiati, durante un interessante dibattito con l’Alto Commissario dell’ONU per i Diritti Umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, moderato dalla giornalista della CNN Christiane Amanpour.
“L’operazione italiana Mare Nostrum ha avuto un grande successo – dichiara António Guterres. – Il problema è che Triton non è stata congegnata per sostituire Mare Nostrum”. L’Alto Commissario chiarisce dunque quello che fin dall’inizio è apparso come un punto debole della neonata missione europea: “Triton non ha il compito di salvare vite umane. Il suo unico scopo è quello di monitorare e proteggere le frontiere europee”.
Nel corso dell’intervista, ospitata nel Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, l’Alto Commissario Guterres cerca di fugare ogni dubbio rispetto alle critiche avanzate contro l’ormai fu missione italiana, sostenendo che non è per nulla corretto affermare che Mare Nostrum favoriva gli sbarchi: “Le persone fuggivano dai propri Paesi d’origine non perchè c’era Mare Nostrum, ma perchè erano e sono disperate. Per loro, l’Europa è una terra di salvezza”.
La sostituzione di Mare Nostrum con Triton ha sollevato fin dall’inizio diverse critiche soprattutto da parte degli operatori umanitari che a più riprese hanno sottolineato il grande contributo dell’operazione italiana nel salvare centinaia di vite umane. Una sfida alla quale non ha finora saputo, né potuto rispondere la nuova missione europea, fortemente voluta dal nostro Paese che sostiene da tempo l’impossibilità di gestire in totale solitudine il problema dei flussi migratori, reclamando un sostegno concreto da parte dell’Unione europea.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in particolare, ha anche avanzato la proposta di istituire centri d’accoglienza per gli immigrati direttamente nei loro Paesi d’origine. Un’idea con la quale sembra concordare l’Alto Commissario Guterres, già Primo ministro del Portogallo, a patto però che “i diritti umani dei rifugiati vengano rispettati” e con l’impegno, da parte degli Stati europei, ad “accogliere realmente in Europa coloro che risulteranno avere diritto a ottenere ospitalità e asilo politico”.
Sull’inadeguatezza di Triton pare esserci dunque un consenso trasversale, se anche da parte dell’ONU si levano voci critiche a riguardo. Ciò che manca, invece, è una chiara e ferma capacità dell’Unione europea di adottare una strategia coerente e mirata per fronteggiare l’emergenza immigrazione.
Raffaele Mancino
“L’operazione italiana Mare Nostrum ha avuto un grande successo – dichiara António Guterres. – Il problema è che Triton non è stata congegnata per sostituire Mare Nostrum”. L’Alto Commissario chiarisce dunque quello che fin dall’inizio è apparso come un punto debole della neonata missione europea: “Triton non ha il compito di salvare vite umane. Il suo unico scopo è quello di monitorare e proteggere le frontiere europee”.
Nel corso dell’intervista, ospitata nel Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, l’Alto Commissario Guterres cerca di fugare ogni dubbio rispetto alle critiche avanzate contro l’ormai fu missione italiana, sostenendo che non è per nulla corretto affermare che Mare Nostrum favoriva gli sbarchi: “Le persone fuggivano dai propri Paesi d’origine non perchè c’era Mare Nostrum, ma perchè erano e sono disperate. Per loro, l’Europa è una terra di salvezza”.
La sostituzione di Mare Nostrum con Triton ha sollevato fin dall’inizio diverse critiche soprattutto da parte degli operatori umanitari che a più riprese hanno sottolineato il grande contributo dell’operazione italiana nel salvare centinaia di vite umane. Una sfida alla quale non ha finora saputo, né potuto rispondere la nuova missione europea, fortemente voluta dal nostro Paese che sostiene da tempo l’impossibilità di gestire in totale solitudine il problema dei flussi migratori, reclamando un sostegno concreto da parte dell’Unione europea.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in particolare, ha anche avanzato la proposta di istituire centri d’accoglienza per gli immigrati direttamente nei loro Paesi d’origine. Un’idea con la quale sembra concordare l’Alto Commissario Guterres, già Primo ministro del Portogallo, a patto però che “i diritti umani dei rifugiati vengano rispettati” e con l’impegno, da parte degli Stati europei, ad “accogliere realmente in Europa coloro che risulteranno avere diritto a ottenere ospitalità e asilo politico”.
Sull’inadeguatezza di Triton pare esserci dunque un consenso trasversale, se anche da parte dell’ONU si levano voci critiche a riguardo. Ciò che manca, invece, è una chiara e ferma capacità dell’Unione europea di adottare una strategia coerente e mirata per fronteggiare l’emergenza immigrazione.
Raffaele Mancino
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