Andrea Riccardi interviene al convegno “Medì: le città hanno un'anima”, promosso a Livorno dalla Comunità di Sant'Egidio. “Nel gennaio 2014, con Mare Nostrum 2.171 sbarchi: un anno dopo, con Triton, 3.520. Sono diminuiti gli immigrati e cresciuti i rifugiati che hanno diritto ad essere salvati”
Roma – Non è la “solidarietà” di Mare Nostrum a incoraggiare le partenze dalla Libia; così come non è il controllo di Triton a scoraggiarle: è invece “La guerra a fare crescere il numero di rifugiati”: così Andrea Riccardi è intervenuto stamattina a Livorno al convegno internazionale “Medì. Le città hanno un'anima”, promosso dalla Comunità di Sant'Egidio. Una tesi, la sua, rafforzata dalle cifre: nel gennaio del 2014 sulle coste italiane sono avvenuti 2.171 sbarchi e c'era Mare Nostrum.
Un anno dopo, in presenza di Triton, gli sbarchi sono stati 3.520. Sbaglia, quindi, chi in Europa accusa Mare Nostrum di essere un incentivo all'emigrazione, visto che su 170 mila sbarcati durante Mare Nostrum 42 mila sono siriani, 34 mila eritrei, 10 mila maliani, 5 mila somali. “Di fatto sono diminuiti gli immigrati e cresciuti i rifugiati che hanno diritto ad essere salvati - spiega Riccardi - Mare Nostrum e' stata una grande vicenda. 170 mila persone sono state salvate dalla morte e arrestati 600 scafisti". Occorre quindi “lavorare per un impegno maggiore euro-arabo per la Siria, il cui dramma Sant'Egidio ha segnalato costantemente, lanciando meno di un anno fa un appello per Aleppo". A Livorno, sono stati invitati da Sant'Egidio personalità delle principali città-porto del Mediterraneo, da Barcellona a Smirne a Tunisi.
Proprio il Mediterraneo è infatti per Riccardi “uno dei cinque-sei scenari decisivi per la pace e, a due anni dall'inizio del pontificato di Papa Francesco, si rivela sempre più significativo che il suo primo viaggio sia avvenuto nel cuore disprezzato dell'Europa: Lampedusa. Per l'Europa l'instabilità viene dal sud – osserva ancora Riccardi - ma se non si realizza una nuova cultura umanistica del Mediterraneo, se si pensa a difendersi dal Sud, soprattutto da parte degli europei del Nord, si commette un grande errore: il Mediterraneo diventa un grande cimitero e non si costruisce il necessario spazio umano, politico e culturale tra Nord e Sud. Immigrati e rifugiati legano il Nord con il Sud".
Proprio il Mediterraneo è infatti per Riccardi “uno dei cinque-sei scenari decisivi per la pace e, a due anni dall'inizio del pontificato di Papa Francesco, si rivela sempre più significativo che il suo primo viaggio sia avvenuto nel cuore disprezzato dell'Europa: Lampedusa. Per l'Europa l'instabilità viene dal sud – osserva ancora Riccardi - ma se non si realizza una nuova cultura umanistica del Mediterraneo, se si pensa a difendersi dal Sud, soprattutto da parte degli europei del Nord, si commette un grande errore: il Mediterraneo diventa un grande cimitero e non si costruisce il necessario spazio umano, politico e culturale tra Nord e Sud. Immigrati e rifugiati legano il Nord con il Sud".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.