Come già raccontato dalla Città, Elvira fa l'elemosina per tornare in Romania dopo la morte del marito nelle acque di Campolongo quattro anni fa. La Comunità di Sant’Egidio si indigna
Stava raccogliendo le elemosine necessarie per tornarsene a casa, in Romania. Elvira, la 40 enne costretta a mendicare dopo che il compagno salernitano annegò per salvare le sue figlie, è stata fermata da una pattuglia della polizia municipale due giorni fa a Torrione.
Era insieme al fratello, clochard come lei. I vigili hanno sequestrato l’incasso delle elemosine: 15 euro alla donna, 3 euro all’uomo. Più una multa da 250 euro, oltre il doppio del biglietto per tornarsene in Romania. Una decisione, quella di partire, figlia della disperazione, con il padre paralizzato e moribondo a Brasov, Transilvania. E una vita da cani non più sopportabile. La legge è legge, ammoniranno le istituzioni. Intanto il sequestro delle elemosine ostacola proprio il progetto di rientro della donna, che stava faticosamente raccogliendo qualche soldo per andarsene.
«Controlli contro la mendicità a Salerno non sono occasionali, non sono un esperto di diritto ma mi sembra un atteggiamento un po’ persecutorio –- lamenta Enzo Somma, responsabile della Comunità di Sant’Egidio – . Penso che siano altre le emergenze. Proprio in questi giorni papa Francesco ha ricevuto decine di senza fissa dimora, rom, immigrati a cui ha fatto visitare la Cappella Sistina. Mendicare non credo sia un reato, non dobbiamo difenderci dai poveri, una città non ha bisogno di mostrarsi forte con questi derelitti».
Somma ha visto ieri Elvira. «Era avvilita. Salerno è una bella città e non credo sia la presenza di poveri a toglierle dignità e decoro, semmai è la mancanza di umanità con cui si trattano. La sua parabola, donna integrata e lavoratrice finita per strada perché senza lavoro, potrebbe essere quella di chiunque». Quattro anni fa il compagno Luigi con cui abitava in una casa di San Cipriano, annegò per salvare due sue figlie che si erano avventurate a mare dopo pranzo. In poco tempo Elvira è finita a dormire sulle scale della chiesa e a vivere di carità. Dopo l’appello su “la Città”, un paio di persone si sono fatte avanti per aiutarla, almeno un contributo per il viaggio in Romania.
«Vuole ritornare per dare l’ultimo saluto al padre e poi decidere cosa fare – racconta Somma – Il viaggio costa cento euro a persona, qui ne riusciva a mettere da parte 30 alla settimana. Ricordo che a Salerno negli ultimi due anni sono morti tre mendicanti per strada. E due giorni fa a Nola ad un clochard dei teppisti hanno spezzato le braccia e le gambe».
«Controlli contro la mendicità a Salerno non sono occasionali, non sono un esperto di diritto ma mi sembra un atteggiamento un po’ persecutorio –- lamenta Enzo Somma, responsabile della Comunità di Sant’Egidio – . Penso che siano altre le emergenze. Proprio in questi giorni papa Francesco ha ricevuto decine di senza fissa dimora, rom, immigrati a cui ha fatto visitare la Cappella Sistina. Mendicare non credo sia un reato, non dobbiamo difenderci dai poveri, una città non ha bisogno di mostrarsi forte con questi derelitti».
Somma ha visto ieri Elvira. «Era avvilita. Salerno è una bella città e non credo sia la presenza di poveri a toglierle dignità e decoro, semmai è la mancanza di umanità con cui si trattano. La sua parabola, donna integrata e lavoratrice finita per strada perché senza lavoro, potrebbe essere quella di chiunque». Quattro anni fa il compagno Luigi con cui abitava in una casa di San Cipriano, annegò per salvare due sue figlie che si erano avventurate a mare dopo pranzo. In poco tempo Elvira è finita a dormire sulle scale della chiesa e a vivere di carità. Dopo l’appello su “la Città”, un paio di persone si sono fatte avanti per aiutarla, almeno un contributo per il viaggio in Romania.
«Vuole ritornare per dare l’ultimo saluto al padre e poi decidere cosa fare – racconta Somma – Il viaggio costa cento euro a persona, qui ne riusciva a mettere da parte 30 alla settimana. Ricordo che a Salerno negli ultimi due anni sono morti tre mendicanti per strada. E due giorni fa a Nola ad un clochard dei teppisti hanno spezzato le braccia e le gambe».
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