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Sarah Leah Whitson, direttore per il Medio Oriente e il Nord Africa, dice: "Le colonie israeliane stanno guadagnando dalle violazioni dei diritti dei bambini palestinesi"
La denuncia arriva da Human Rights Watch. Ci sono numerose aziende agricole dei coloni israeliani in Cisgiordania che usano bambini palestinesi per i lavori di semina, raccolta e preparazione dei prodotti da esportare, esponendoli a condizioni di lavoro pericolose, in violazione degli standard internazionali, e remunerandoli con bassi stipendi.
Questo e altro si legge nel rapporto diffuso oggi da Human Rights Watch, "Ripe for Abuse: Palestinian Child Labor in Israeli Agricultural Settlements in the West Bank": in base alle informazioni raccolte da più fonti, i bambini, anche di soli 11 anni, trasportano carichi pesanti, lavorano anche ad alte temperature, sono esposti a pesticidi pericolosi e in alcuni casi sono stati costretti a pagare di tasca propria le cure mediche necessarie dopo infortuni sul lavoro.
Sarah Leah Whitson, direttore per il Medio Oriente e il Nord Africa, dice: "Le colonie israeliane stanno guadagnando dalle violazioni dei diritti dei bambini palestinesi; i bambini delle comunità impoverite dalla discriminazione israeliana e dalle politiche di insediamento stanno abbandonando la scuola e stanno facendo lavori pericolosi perchè pensano di non avere alternative, mentre Israele chiude gli occhi". Per il suo rapporto Human Rights Watch ha intervistato 38 bambini e 12 adulti impiegati in sette aziende nella Valle del Giordano, dove si trova la maggior parte delle imprese agricole degli insediamenti e dove si registrano i maggiori tassi di povertà tra i palestinesi della Cisgiordania.
Come ricorda Hrw, le leggi israeliane in materia di lavoro vietano ai minorenni di trasportare carichi pesanti, di lavorare con alte temperature ed esposti a pesticidi pericolosi, ma tali norme non vengono applicate nei confronti dei bambini palestinesi che lavorano negli insediamenti. I ministeri israeliani di Difesa, Economia e Lavoro hanno fatto sapere di essere impegnati a studiare modalità per tutelare meglio i palestinesi che lavorano nelle colonie, ma al momento nessuna autorità ha un mandato chiaro per far rispettare le norme.
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