Proseguono a Aden nel sud dello Yemen i combattimenti tra ribelli houthi e militari dell’esercito rimasti fedeli al presidente Abd al Rabbo Mansur Hadi. Lo riferiscono fonti concordanti secondo cui negli scontri sarebbero morte almeno 20 persone tra cui dei civili.
Sulla capitale Sana’a intanto, nelle mani dei ribelli dallo scorso settembre, continuano i bombardamenti della coalizione internazionale a guida saudita che nelle ultime ore avrebbero colpito una base militare utilizzata talvolta dalla guardia repubblicana dell’ex presidente Ali Abdallah Saleh.
Aerei da combattimento avrebbero bombardato inoltre postazioni dei ribelli nelle provincie di Mareb, Hodeida e Taez, dove sono segnalati anche scontri a fuoco.
Il portavoce delle forze armate ribelli, Sharaf Luqman ha accusato l’Arabia Saudita di “crimini di guerra” e di aver inaugurato “una nuova fase dell’offensiva invece di fermarla”, come annunciato da Riad la scorsa settimana.
Intanto, sul piano umanitario, la crisi si aggrava e secondo gli ultimi dati Onu sono già più di 150.000 i civili sfollati a causa delle violenze nel paese. “È così difficile muoversi con 6 bambini, continuiamo a spostarci da una casa famiglia all’altra, il nostro appartamento è stato completamente distrutto” racconta uno sfollato di Sana’a al quotidiano Yemen Times: “Immaginate la vostra casa l’unico posto in cui ci si sente al sicuro distrutta. Ogni cosa, che si è lavorato duramente per comprare, tutto andato”.
[AdL]
Aerei da combattimento avrebbero bombardato inoltre postazioni dei ribelli nelle provincie di Mareb, Hodeida e Taez, dove sono segnalati anche scontri a fuoco.
Il portavoce delle forze armate ribelli, Sharaf Luqman ha accusato l’Arabia Saudita di “crimini di guerra” e di aver inaugurato “una nuova fase dell’offensiva invece di fermarla”, come annunciato da Riad la scorsa settimana.
Intanto, sul piano umanitario, la crisi si aggrava e secondo gli ultimi dati Onu sono già più di 150.000 i civili sfollati a causa delle violenze nel paese. “È così difficile muoversi con 6 bambini, continuiamo a spostarci da una casa famiglia all’altra, il nostro appartamento è stato completamente distrutto” racconta uno sfollato di Sana’a al quotidiano Yemen Times: “Immaginate la vostra casa l’unico posto in cui ci si sente al sicuro distrutta. Ogni cosa, che si è lavorato duramente per comprare, tutto andato”.
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