"Il recente vertice Ue straordinario sul dramma del Mediterraneo è stato un successo politico per l'Italia perché il Mediterraneo e i migranti cominciano a entrare nell'agenda europea e questo permette di aprire una strada per non perdere, con le vite in bare, anche la credibilità e l'anima dell'Europa. Dal 13 maggio dovrebbero esserci segnali concreti, con il commissario Avramopulos, su questo terreno. Ma iniziare un'agenda europea è appena l'inizio della cornice che permette di trovare soluzioni concrete. E i ritmi e le dimensioni delle migrazioni nel Mediterraneo non sono quelli della politica europea".
Lo ha affermato ai microfoni di Rai Parlamento il deputato Mario Marazziti, capogruppo di 'Per l'Italia-Cd' in commissione Esteri della Camera, a margine dell'informativa del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, alle commissioni Esteri congiunte riunite a Palazzo Madama.
"Ci aspettiamo 200mila migranti nel 2015 attraverso il Canale di Sicilia. I dati mostrano che nei primi 4 mesi sono stati 33mila contro i 39 mila degli stessi mesi di un anno fa. Con le vittime, forse 2mila, è il 15 per cento in più. Non è un'invasione. Sono quanti ne ha accolto lo scorso anno la Germania. Ma l'unico modo per ridurre e poi bloccare il traffico illegale di esseri umani è la creazione di canali di immigrazione legale per i richiedenti asilo. Intercettando i flussi prima che arrivino in Libia, con cui non è possibile alcun accordo internazionale, né tantomeno i respingimenti di cui parla - senza sapere di che si tratta- la Lega. Questo può cominciare a farlo l'Italia con alcuni Paesi amici. E si possono ricollocare i migranti nei paesi europei già disponibili o anche fuori dall'Europa, con accordi bilaterali, dal Canada al Brasile all'Australia, oltre che in Europa. Può essere l'embrione di un'Agenzia europea per l'immigrazione nei principali paesi di transito e nei paesi di origine dei rifugiati autorizzata ad emettere visti per motivi umanitari", ha concluso Marazziti.
"Ci aspettiamo 200mila migranti nel 2015 attraverso il Canale di Sicilia. I dati mostrano che nei primi 4 mesi sono stati 33mila contro i 39 mila degli stessi mesi di un anno fa. Con le vittime, forse 2mila, è il 15 per cento in più. Non è un'invasione. Sono quanti ne ha accolto lo scorso anno la Germania. Ma l'unico modo per ridurre e poi bloccare il traffico illegale di esseri umani è la creazione di canali di immigrazione legale per i richiedenti asilo. Intercettando i flussi prima che arrivino in Libia, con cui non è possibile alcun accordo internazionale, né tantomeno i respingimenti di cui parla - senza sapere di che si tratta- la Lega. Questo può cominciare a farlo l'Italia con alcuni Paesi amici. E si possono ricollocare i migranti nei paesi europei già disponibili o anche fuori dall'Europa, con accordi bilaterali, dal Canada al Brasile all'Australia, oltre che in Europa. Può essere l'embrione di un'Agenzia europea per l'immigrazione nei principali paesi di transito e nei paesi di origine dei rifugiati autorizzata ad emettere visti per motivi umanitari", ha concluso Marazziti.
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