Islamabad - L'Alta Corte di Islamabad ha deciso per la sospensione dell'esecuzione di un ragazzo pakistano, Shafqat Hussain, condannato alla pena di morte per reati commessi quando era probabilmente minorenne. Lo riferisce Express News, ricordando che l'esecuzione della condanna era prevista per domani e che la decisione dei giudici è arrivata dopo una petizione presentata dal gruppo Justice Project Pakistan (Jpp) che chiede un'inchiesta seria per accertare l'età del ragazzo.
Il caso ha suscitato non poche polemiche in Pakistan e ha scatenato le proteste delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani. Shafqat Hussain, condannato nel 2004 alla pena di morte, è accusato di aver sequestrato e ucciso un bambino di sette anni. Secondo la famiglia del detenuto, il ragazzo aveva 14 anni all'epoca dei fatti, mentre per la Federal Investigation Agency ne aveva 23. I legali del giovane hanno denunciato una confessione estorta con la tortura.
In Pakistan non è prevista l'applicazione della pena di morte nei confronti dei minori di 18 anni. E' la terza volta che viene sospesa l'esecuzione della condanna di Shafqat inizialmente prevista per il 19 marzo, nove giorni dopo la decisione delle autorità di Islamabad per la revoca totale della moratoria sulla pena di morte per tutti i reati per i quali è prevista. Da allora, secondo la Commissione per i diritti umani del Pakistan, nel Paese sono state eseguite almeno 102 condanne.
In Pakistan non è prevista l'applicazione della pena di morte nei confronti dei minori di 18 anni. E' la terza volta che viene sospesa l'esecuzione della condanna di Shafqat inizialmente prevista per il 19 marzo, nove giorni dopo la decisione delle autorità di Islamabad per la revoca totale della moratoria sulla pena di morte per tutti i reati per i quali è prevista. Da allora, secondo la Commissione per i diritti umani del Pakistan, nel Paese sono state eseguite almeno 102 condanne.
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