L'Arabia Saudita cerca otto boia abili nell'uso della sciabola: un annuncio postato sul sito del ministero della Pubblica amministrazione di Riad rivela come la macchina di morte della giustizia del regno fatichi a tenere il passo con il numero crescente di esecuzioni: 85 solo dall'inizio dell'anno contro le 88 dell'intero 2014.
Lo si legge su vari media internazionali.
L'annuncio non specifica la richiesta di alcuna qualifica specifica o titolo di studio, solo l'uso della sciabola per "eseguire le condanne a morte sulla base della Sharia dopo che queste vengono decise per sentenza di un tribunale" e le amputazioni delle mani ai ladri.
L'annuncio non specifica la richiesta di alcuna qualifica specifica o titolo di studio, solo l'uso della sciabola per "eseguire le condanne a morte sulla base della Sharia dopo che queste vengono decise per sentenza di un tribunale" e le amputazioni delle mani ai ladri.
Il numero di condanne è in costante crescita perché si estende il novero dei reati puniti con la morte, che include l'omicidio, lo stupro, il traffico di droga o di armi. La legge saudita prevede la decapitazione con la spada, che spesso avviene in pubbliche piazze.
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