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lunedì 4 maggio 2015

Tel Aviv - Israele, gli ebrei etiopi protestano contro "la violenza razzista della polizia", scontri e feriti

Rai News
4 feriti leggeri tra i manifestanti e 11 tra gli agenti di polizia. Il premier Benyamin Netanyahu ha fatto sapere che lunedì riceverà una delegazione di esponenti della comunità. Giovedì scorso anche Gerusalemme ha registrato violenti scontri tra polizia e ebrei etiopi
Dopo Gerusalemme la settimana scorsa, anche Tel Aviv è teatro della protesta degli ebrei di origine etiope (falasha') contro quella che definiscono ''la violenza razzista della polizia''. 

Sono continuati anche nella serata di domenica a piazza Rabin, nel cuore della città, i violenti incidenti tra le forze dell'ordine e centinaia di manifestanti dopo che, secondo alcuni rapporti, diversi di questi avrebbero tentato di entrare nel palazzo del municipio che sovrasta il luogo. 

''Nè bianchi nè negri, solo esseri umani'' hanno gridato i manifestanti che si sono dati appuntamento nel primo pomeriggio nei pressi dei uffici governativi sotto le 'Azrieli Towers' ad un passo dalla 'Ayalon', la tangenziale che entra in città. 

Gli scontri più duri sono avvenuti nella piazza dove sorge il municipio: 4 feriti leggeri tra i manifestanti e 11 tra gli agenti di polizia, che ha usato anche granate assordanti e lacrimogeni nel tentativo di disperdere l'assembramento. 

I manifestanti hanno risposto lanciando contro la polizia - tra cui quella a cavallo - pietre, bottiglie di acqua e pezzi di legno. "I poliziotti violenti vadano in carcere" hanno scandito a lungo i dimostranti, riferendosi in particolare alle violenze subite la settimana scorsa da un soldato di origine etiope da parte di una coppia di agenti. 

Le immagini dell'incidente, in apparenza innescato da un motivo banale, hanno destato un'ondata di indignazione sui social network. Gli agenti sono stati sospesi e rischiano di essere licenziati. Nel tentativo di calmare gli animi, il premier Benyamin Netanyahu ha fatto sapere che lunedì riceverà una delegazione di esponenti della comunità, fra cui il soldato. 

Ma ciò non ha fermato le proteste che sono continuate a piazza Rabin e nelle vie adiacenti monitorate dall'alto dagli elicotteri. Giovedì scorso anche Gerusalemme ha registrato violenti scontri tra polizia e ebrei etiopi che avevano indetto un sit-in di protesta davanti la residenza del primo ministro: in quella occasione 12 dimostranti e tre agenti sono rimasti feriti leggermente.

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