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domenica 28 giugno 2015

Condannato a morte per apostasia in Mauritania, cittadino onorario di Napoli

La Repubblica
Mohamed Ould M'Kheitir è accusato di "apostasia dell'Islam": avrebbe, in un articolo pubblicato su alcuni siti Internet, "parlato con leggerezza del Profeta"

Mohamed Ould M'Kheitir
l 3 luglio il sindaco Luigi de Magistris conferirà la cittadinanza onoraria di Napoli a Mohamed Ould M'Kheitir, condannato a morte in Mauritania per blasfemia. A nome del condannato, recluso nel suo Paese, saranno la sorella Aisha M'Khetir e Aminattou Ely, militante mauritana per i diritti dell'uomo, colpita da una fatwa per avere preso posizione a favore del condannato. 

Le due donne saranno ascoltate il primo luglio dalla Commissione diritti umani del Senato, presieduta da Luigi Manconi e il 2 luglio incontreranno la comunità giudiziaria napoletana su iniziativa dell'Ossin, l'Osservatorio internazionale per il rispetto dei diritti umani presieduto da Nicola Quatrano.

Mohamed Ould M'Kheitir è stato condannato a morte per apostasia da un tribunale di Nouadhibou, nel Nordest del paese. Il giovane, in un articolo pubblicato su alcuni siti Internet, aveva criticato decisioni prese da Maometto e i suoi compagni. Per l'accusa l'imputato "aveva parlato con leggerezza del Profeta" e meritava la pena di morte, prevista dal codice penale mauritano in caso di apostasia dell'islam.

Mohamed si era difeso affermando di non aver voluto offendere Maometto, ma "difendere uno strato della popolazione maltrattato, i fabbri", dal quale proveniva. "Se dal mio testo si è potuto comprendere quello di cui sono accusato - aveva detto - io lo nego completamente e me ne pento apertamente". 

Nel suo articolo Ould Mohamed aveva accusato la società mauritana di perpetuare un "ordine sociale iniquo ereditato" dai tempi del Profeta. Durante il processo, il primo di questo genere in Mauritania, si erano tenute manifestazioni nel paese che chiedevano la pena di morte per il giovane. Un famoso avvocato locale che lo difendeva aveva rinunciato all'incarico per le minacce subite.

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