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venerdì 5 giugno 2015

Myanmar - L'esercito ha rilasciato secondo gruppo di 51 bambini soldato

MISNA
L’esercito ha rilasciato 51 bambini e ragazzi membri delle forze armate, in un gesto che sembra porre fine al coinvolgimento di minori nei conflitti armati. Il rilascio è stato il secondo gruppo di ragazzi soldato congedato dall’esercito nell’anno in corso, portando il totale a 93. Secondo i funzionari delle Nazioni Unite presenti nel paese, dal giugno 2012, quando il Myanmar si è impegnato a porre fine al reclutamento e all’impiego di minori nelle forze armate, ben 646 ragazzi sono stati dimessi dall’esercito.
“Riconoscendo che il reclutamento e l’impiego di minorenni è contro entrambi gli standard internazionali e nazionali, accogliamo con favore il rilascio di questo gruppo come di coloro che sono stati accusati di diserzione e non sono stati puniti poiché, in primo luogo, essi non avrebbero dovuto essere tra le forze armate” ha detto in una dichiarazione Renata Lok-Dessallien, coordinatore delle Nazioni Unite nel pese.

Nel suo accordo con le Nazioni Unite, il governo aveva accettato di registrare tutti i minorenni nelle sue forze armate entro il novembre 2012 e di rilasciarli entro il dicembre 2013. Human Rights Watch, con sede a New York, ha detto che il processo di registrazione è “lungi dall’essere completo” e che le forze armate non hanno tolto gli incentivi che favoriscono il reclutamento dei minori per completare le quote richieste.

Dopo il rilascio di questo secondo gruppo, molti attivisti dei diritti hanno chiesto all’esercito di rilasciare non solo tutti i ragazzi ma anche coloro che oggi sono sopra i 18 anni e sono stati reclutati quando erano minori. 

Per decenni, l’esercito del Myanmar, così come i gruppi etnici armati che operano principalmente nelle regioni periferiche del paese, hanno reclutato e impiegato minori in zone di conflitto.

[PL]

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