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sabato 6 giugno 2015

Papa in Bosnia: rispetto dei diritti umani per un società più giusta

AskaNews
L'invito di Francesco: riconoscere valori della comune umanità
Roma - "Abbiamo tutti bisogno, per opporci con successo alla barbarie di chi vorrebbe fare di ogni differenza l'occasione e il pretesto di violenze sempre più efferate, di riconoscere i valori fondamentali della comune umanità, valori in nome dei quali si può e si deve collaborare, costruire e dialogare, perdonare e crescere, permettendo all'insieme delle diverse voci di formare un nobile e armonico canto, piuttosto che urla fanatiche di odio". 

E' quanto ha detto Papa Francesco, questa mattina a Sarajevo, durante il suo messaggio di pace pronunciato a margine dell'incontro con il presidente di turno della Bosnia ed Erzegovina, Mladen Ivanic.

"I responsabili politici sono chiamati al nobile compito di essere i primi servitori delle loro comunità con un'azione che salvaguardi in primo luogo i diritti fondamentali della persona umana, tra i quali spicca quello alla libertà religiosa", ha spiegato il Santo Padre. "In tal modo sarà possibile costruire, con concretezza d'impegno, una società più pacifica e giusta, avviando a soluzione, con l'aiuto di ogni componente, i molteplici problemi della vita quotidiana del popolo", ha aggiunto.

Perché ciò avvenga, secondo il Pontefice, "è indispensabile l'effettiva uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e nella sua attuazione, qualunque sia la loro appartenenza etnica, religiosa e geografica": "così tutti indistintamente si sentiranno pienamente partecipi della vita pubblica e, godendo dei medesimi diritti, potranno attivamente dare il loro specifico contributo al bene comune", ha concluso Papa Francesco.

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