Per la prima volta negli ultimi 20 anni, nel 2014 i cittadini italiani residenti all’estero sono aumentati più degli immigrati residenti in Italia. Lo rivela il Dossier statistico sull’immigrazione 2015 realizzato dal centro studi Idos, che sarà pubblicato in autunno.
Dati
I dati fanno riflettere. E non solo perché nel 2014 gli italiani residenti all’estero sono aumentati di 155.000 unità contro i 92.000 immigrati in più che risiedono ora stabilmente nel nostro Paese. Ma soprattutto perché il numero complessivo degli italiani che vivono fuori dalla madrepatria (4.637.000) si sta avvicinando a quello degli stranieri presenti in Italia (5.014.000). E non si tratta solo di emigrazione occasionale, se sempre nel 2014, sono 89.000 i nostri connazionali che si sono cancellati dal l’anagrafe del loro comune di residenza per iscriversi in un comune straniero. A onor del vero va detto che contestualmente ci sono stati nel 2014 anche 130mila cittadini stranieri che hanno ricevuto la cittadinanza italiana per lo più, figli di genitori stranieri nati in Italia che , una volta raggiunta la maggiore età hanno acquistato la cittadinanza. Ma, secondo, gli esperti dell’Idos, il trend complessivo è in calo.
Poi vi è anche il fenomeno dell’immigrazione di passaggio. Sono 170mila i profughi che nel 2014 sono sbarcati nel nostro Paese per lo più diretti verso altri Stati europei.
Conseguenze
Se passiamo alle conseguenze dello scambio migratorio ci rendiamo conto che ha conseguenze significative anche sull’invecchiamento complessivo della popolazione. L’età media dei 60.796mila cittadini italiani è pari a 44,4 anni. In particolare il numero degli ultrasessantacinquenni è pari al 21,7% della popolazione contro una media degli Italiani all’estero ultrasessantacinquenni pari al 19,9%.
Dove vanno
Se poi andiamo a vedere dove stanno andando i nuovi emigrati italiani secondo i dati Aire (L’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) di inizio 2014 vediamo che è la Gran Bretagna il Paese con più nuovi immigrati italiani, al ritmo di quasi 13.000 nuovi immigrati italiani all’anno, tanto che una città come Londra, in cui vivono circa 250mila nostri connazionali, è teoricamente la tredicesima città italiana.
Dati
I dati fanno riflettere. E non solo perché nel 2014 gli italiani residenti all’estero sono aumentati di 155.000 unità contro i 92.000 immigrati in più che risiedono ora stabilmente nel nostro Paese. Ma soprattutto perché il numero complessivo degli italiani che vivono fuori dalla madrepatria (4.637.000) si sta avvicinando a quello degli stranieri presenti in Italia (5.014.000). E non si tratta solo di emigrazione occasionale, se sempre nel 2014, sono 89.000 i nostri connazionali che si sono cancellati dal l’anagrafe del loro comune di residenza per iscriversi in un comune straniero. A onor del vero va detto che contestualmente ci sono stati nel 2014 anche 130mila cittadini stranieri che hanno ricevuto la cittadinanza italiana per lo più, figli di genitori stranieri nati in Italia che , una volta raggiunta la maggiore età hanno acquistato la cittadinanza. Ma, secondo, gli esperti dell’Idos, il trend complessivo è in calo.
Poi vi è anche il fenomeno dell’immigrazione di passaggio. Sono 170mila i profughi che nel 2014 sono sbarcati nel nostro Paese per lo più diretti verso altri Stati europei.
Conseguenze
Se passiamo alle conseguenze dello scambio migratorio ci rendiamo conto che ha conseguenze significative anche sull’invecchiamento complessivo della popolazione. L’età media dei 60.796mila cittadini italiani è pari a 44,4 anni. In particolare il numero degli ultrasessantacinquenni è pari al 21,7% della popolazione contro una media degli Italiani all’estero ultrasessantacinquenni pari al 19,9%.
Dove vanno
Se poi andiamo a vedere dove stanno andando i nuovi emigrati italiani secondo i dati Aire (L’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) di inizio 2014 vediamo che è la Gran Bretagna il Paese con più nuovi immigrati italiani, al ritmo di quasi 13.000 nuovi immigrati italiani all’anno, tanto che una città come Londra, in cui vivono circa 250mila nostri connazionali, è teoricamente la tredicesima città italiana.
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