La Corte Suprema del Pakistan ha accettato di esaminare il ricorso di Asia Bibi, la donna cristiana condannata alla pena di morte per blasfemia: lo ha reso noto il suo avvocato.
Il giudice costituzionale ha inoltre disposto la sospensione della condanna a morte, stabilita in primo grado nel novembre del 2010 e confermata in appello nell'ottobre del 2014. Resta da capire se la donna, giunta al 2.219° giorno di carcere (stamani in Italia comincia il 2.220°), sarà liberata in attesa della sentenza definitiva. Una volta esaminati i dettagli del ricorso della difesa, la Corte potrebbe concludere con la cancellazione dell'intero procedimento o ribadendo la condanna a morte.
È la prima volta in Pakistan che il caso di una donna condannata per blasfemia arriva fino alla Corte Suprema. Va detto che è altrettanto infrequente che la condanna a morte in primo grado venga confermata, per queste accuse, anche dal tribunale di secondo grado.
È la prima volta in Pakistan che il caso di una donna condannata per blasfemia arriva fino alla Corte Suprema. Va detto che è altrettanto infrequente che la condanna a morte in primo grado venga confermata, per queste accuse, anche dal tribunale di secondo grado.
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