L'intesa raggiunta dai 28 paesi europei pare ancora una volta una soluzione al di sotto del bisogno
Non saranno 40.000, ma solo 35.000 i profughi accolti nell’Unione Europea, un accordo al ribasso ben al di sotto delle necessità.
La mappa dei rifugiati diffusa dalla agenzie dell’ONU in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato |
Accordo raggiunto tra i 28 membri dell’Unione Europea, ma ben al di sotto dell’obiettivo: saranno infatti intorno ai 35.000 i ricollocamenti dei migranti bisognosi di protezione internazionale e non i 40mila previsti dal piano della Commissione. È quanto si apprende da fonti diplomatiche europee. Tra sei mesi si rifarà il punto della situazione.
Tra sei mesi ci ripenseranno
In totale, tra reinsediamenti e ricollocamenti, si arriverebbe un po’ sotto i 55mila. La disponibilità maggiore di alcuni paesi sui reinsediamenti, circa 4mila in più rispetto ai 20mila previsti, è stata, spiegano altre fonti diplomatiche, ‘riorientata’ sui ricollocamenti che erano fermi ai 30mila. I paesi Ue rifaranno però il punto della situazione tra sei mesi per vedere se sarà possibile raggiungere comunque l’obiettivo iniziale di 40mila ricollocamenti in totale da Italia e Grecia.
L’Unione che brilla per egoismo
Numeri imbarazzanti a fronte dell’esistenza di milioni di rifugiati che vagano in fuga dalle guerre e che arrivano in Europa in numeri molto superiori. Ancora una volta l’Europa si mostra incapace di slanci di generosità e addirittura incapace di rispettare persino gli impegni che si era ssunta liberamente, come nel caso della quota di 40.000 accoglienze, che pure rappresentava un numero minuscolo per l’Unione, che ospita mezzo miliardo d’abitanti con il reddito medio pro-capite tra i più alti del pianeta.
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