Sono un po’ più di 800, i detenuti delle due prigioni di Tchollirè, nel nord del Cameroun. Quasi tutti giovanissimi, molti sono profughi centrafricani o ciadiani fuggiti dai loro paesi stretti nella morsa della guerra, che scontano anni di prigione per piccoli furti o per immigrazione clandestina.
I 9 giovani con il mandato di scarcerazione |
Dopo qualche mese di prigione, la pena era più che scontata, ma restava da pagare la multa. Poveri rifugiati senza mezzi, sarebbero rimasti ancora in carcere chissà quanto a lungo, se non fosse intervenuti gli amici di Sant’Egidio che hanno pagato per loro, permettendo a 9 ragazzi di ritrovare la libertà.
Le condizioni di detenzione nel carcere di Garoua |
Ora bisogna pensare al loro futuro, aiutarli a trovare un lavoro e reinserirsi nella società. Allo stesso tempo, la Comunità ha aperto un canale di collaborazione con il nuovo capo del tribunale regionale, che si è dichiarato disponibile a considerare pene più miti per reati legati all’estrema povertà.
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