La Germania non sa dove mettere gli oltre mezzo milione di rifugiati che dovrà accogliere nel 2015. Il sindaco di Goslar mette a disposizione la sua città
Oliver Junk, sindaco di Goslar. |
Quest'anno la Germania dovrebbe accogliere oltre mezzo milione di rifugiati, secondo i primi accordi sulle quote stabilite dall'Unione europea. Questo numero, destinato a crescere ulteriormente a causa dell'incessante flusso dei migranti verso l'Europa, è già di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altro Paese europeo.
I migranti in Germania vengono redistribuiti sul territorio secondo il sistema Königsteiner: più grande e più ricca è una città, più rifugiati deve ospitare. Questo metodo fa sì che le città più grandi diventino sovraffollate e quelle più piccole restino isolate ed economicamente svantaggiate, anche a causa della scarsa forza lavoro.
Dopo l'edizione del 2014 dell'Oktoberfest, il festival della birra più famoso al mondo, la città di Monaco ha cominciato a ospitare alcuni dei suoi quasi diecimila rifugiati nelle grosse tende abbandonate alla fine del festival.
Sono molte le città tedesche che ogni settimana vedono sorgere nuove tendopoli per accogliere il crescente numero di rifugiati in entrata. Le tende non sono idonee all'inverno o al maltempo, ma con i rifugi ormai sovraffollati, il governo tedesco sta facendo fatica a trovare soluzioni alternative.
Una possibile soluzione, però, potrebbe essere quella proposta da Oliver Junk, il sindaco della piccola città di Goslar, ai piedi delle montagne Harz, nel nord della Germania.
“Abbiamo molte abitazioni vuote, e piuttosto che vederle finire nel degrado, potremmo dare nuove case agli immigrati, aiutandoli, e allo stesso tempo dando un futuro alla nostra città", ha detto Junk a The Guardian.
Junk ha 39 anni ed è un membro dell'Unione Cristiano-Democratica, lo stesso partito della cancelliera Angela Merkel. È stato eletto nel 2011 per un mandato di otto anni, con il 94 per cento dei voti. L'anno scorso la sua città ha accolto solo 48 rifugiati e quest'anno 41 ad oggi.
Secondo un recente studio, la Germania è l'ultimo Paese al mondo per tasso di natalità. Muoiono molte più persone di quelle che nascono ogni anno. Solo la città di Goslar, che attualmente conta a malapena 50mila abitanti, ogni anno ne perde 1,500-2000 tra morti e emigranti.
Junk sostiene che gli immigrati non sono mai abbastanza e che senza il loro aiuto non sarebbe stato possibile risollevare l'economia di Goslar dopo la seconda guerra mondiale. Secondo lui, saranno proprio loro a salvare Goslar, un tempo ricca di miniere d'argento e ora piena di edifici fantasma in stato di semi-abbandono.
I migranti in Germania vengono redistribuiti sul territorio secondo il sistema Königsteiner: più grande e più ricca è una città, più rifugiati deve ospitare. Questo metodo fa sì che le città più grandi diventino sovraffollate e quelle più piccole restino isolate ed economicamente svantaggiate, anche a causa della scarsa forza lavoro.
Dopo l'edizione del 2014 dell'Oktoberfest, il festival della birra più famoso al mondo, la città di Monaco ha cominciato a ospitare alcuni dei suoi quasi diecimila rifugiati nelle grosse tende abbandonate alla fine del festival.
Sono molte le città tedesche che ogni settimana vedono sorgere nuove tendopoli per accogliere il crescente numero di rifugiati in entrata. Le tende non sono idonee all'inverno o al maltempo, ma con i rifugi ormai sovraffollati, il governo tedesco sta facendo fatica a trovare soluzioni alternative.
Una possibile soluzione, però, potrebbe essere quella proposta da Oliver Junk, il sindaco della piccola città di Goslar, ai piedi delle montagne Harz, nel nord della Germania.
“Abbiamo molte abitazioni vuote, e piuttosto che vederle finire nel degrado, potremmo dare nuove case agli immigrati, aiutandoli, e allo stesso tempo dando un futuro alla nostra città", ha detto Junk a The Guardian.
Junk ha 39 anni ed è un membro dell'Unione Cristiano-Democratica, lo stesso partito della cancelliera Angela Merkel. È stato eletto nel 2011 per un mandato di otto anni, con il 94 per cento dei voti. L'anno scorso la sua città ha accolto solo 48 rifugiati e quest'anno 41 ad oggi.
Secondo un recente studio, la Germania è l'ultimo Paese al mondo per tasso di natalità. Muoiono molte più persone di quelle che nascono ogni anno. Solo la città di Goslar, che attualmente conta a malapena 50mila abitanti, ogni anno ne perde 1,500-2000 tra morti e emigranti.
Junk sostiene che gli immigrati non sono mai abbastanza e che senza il loro aiuto non sarebbe stato possibile risollevare l'economia di Goslar dopo la seconda guerra mondiale. Secondo lui, saranno proprio loro a salvare Goslar, un tempo ricca di miniere d'argento e ora piena di edifici fantasma in stato di semi-abbandono.
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