Sarà sottoposto ad alimentazione forzata l'attivista palestinese Mohammed Allaan, detenuto in Israele senza accuse formali dallo scorso novembre, che per protesta è in sciopero della fame da 55 giorni di fila.
Lo ha reso noto Jamil al-Khatib, difensore del prigioniero, cui la magistratura dello Stato ebraico ha comunicato la decisione dopo che venerdì il Comitato Internazionale della Croce Rossa aveva avvertito che la vita del detenuto è in "immediato pericolo".
Khatib ha precisato di aver a sua volta informato il proprio assistito, un militante della Jihad Islamica, il quale però "non ha modificato l'intenzione di continuare a digiunare".
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